In America Latina c’è una palma che cammina, dice una credenza popolare: ma è vero?
Le piante non sono soltanto delle forme di vita immobili che si limitano a crescere, assorbire anidride carbonica e appassire. Secondo alcuni possono provare sentimenti mentre, secondo altri, possono addirittura camminare. Quest’ultimo è il caso della Socratea exorrhiza, la cosiddetta palma che cammina, e di una credenza popolare che molti pensano abbia basi reali.
Come cammina la palma che cammina?
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Secondo una credenza popolare dell’America Latina, la Socratea exorrhiza ha imparato a camminare in seguito ad un proficuo adattamento evolutivo. Questa palma ha infatti radici aeree che, situate alla base, agiscono come rudimentali zampe e le consentono di spostarsi. Molto lentamente, certo, ma con distanze che possono arrivare anche a 20 metri all’anno. Il movimento delle radici serve anche a distribuire i semi su distanze maggiori, garantendo quindi la crescita della pianta.
Per capire come cammina la palma che cammina, è necessario immaginare che quando le radici aeree toccano il terreno si ancorano e crescono in strutture di supporto più grandi. In questo modo, le radici spingono l’albero più avanti, magari alla ricerca di un substrato migliore e con molti più nutrienti. Nulla di più semplice, no?
Davvero in America Latina c’è una palma che cammina?
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Fin qui abbiamo parlato della credenza popolare e del modo in cui alcuni si sono spiegati la forma molto particolare della Socratea exorrhiza. Ma davvero in America Latina c’è una palma che cammina? Si tratta di una domanda su cui si è espressa anche la comunità scientifica, con ipotesi già dagli anni 80. Se anche all’inizio diversi scienziati avevano descritto il comportamento della palma come “compatibile” con lo spostamento sulle brevi distanze, nuovi studi hanno messo un punto alla faccenda.
In particolare, una ricerca del 2005 ha dimostrato che la palma che cammina… non cammina, ossia non si sposta dal suo punto di germinazione. Secondo il ricercatore che ha condotto lo studio, Gerardo Avalos, la pianta si estende leggermente alla ricerca della luce, un comportamento piuttosto diffuso. Ma non ci sono prove di una palma che cammina, come confermato qualche anno più tardi.
Un altro albero che cammina: il Great Banyan di Calcutta
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La credenza popolare di una palma che cammina si inserisce a pieno titolo nel novero di storie che vorremmo fossero vere. Scoprire una forma di vita che fa qualcosa di stupefacente è sempre emozionante, ma è la natura stessa ad esserlo. Per esempio, c’è una storia simile che viene dall’India, in cui c’è una foresta di Ficus benghalensis che copre ben cinque acri. Ecco, non è proprio una foresta ma un unico albero, il Great Banyan di Calcutta. Chiamato da molti “albero che cammina”, si tratta in realtà di un ficus che ha radici aeree. Queste ultime partono dai rami e arrivano fino al suolo, diventando dei veri e propri tronchi. Non una pianta in viaggio, ma un enorme albero che ha trovato il modo di spostarsi… senza spostarsi.
In conclusione, non esiste una palma che cammina, e forse si tratta più di una storia che ci piace raccontare. Allo stesso tempo, la natura è in grado di trovare soluzioni straordinarie per la proliferazione della vita, come l’esempio del Great Banyan fa intendere. Magari gli alberi non cammineranno, ma ciò non vuol dire che non sappiano offrire una base per le storie che, poi, raccontiamo.
https://www.jstor.org/stable/2387775
https://skepticalinquirer.org/wp-content/uploads/sites/29/2009/11/p23.pdf