Un biglietto di ingresso per visitare Venezia: fissata la data di inizio sperimentazione

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di Gianmarco Bonomo

05 Gennaio 2024

Un biglietto di ingresso per visitare Venezia: fissata la data di inizio sperimentazione

Venezia è senza dubbio una delle città più belle al mondo. A far innamorare sono la sua storia, i suoi canali, le esperienze che è possibile vivere sulla laguna, le migliaia di persone che visitano ogni giorno la città. Ecco, forse non quest’ultimo aspetto, dal momento che Venezia è una dei luoghi più colpiti dal turismo di massa. Per questa ragione, dalla primavera 2024 partirà la sperimentazione di un ticket per entrare nella città. A pagamento.

Venezia e il turismo di massa: un rapporto sempre più stretto

Venezia e il turismo di massa: un rapporto sempre più stretto

Livioandronico2013/Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0 DEED

Chiunque sia stato a Venezia sa benissimo che, in qualsiasi periodo dell’anno, si visita la città in compagnia di migliaia di turisti. Nella maggior parte dei casi, si tratta di turismo di massa e di turismo “mordi e fuggi”, che visita la laguna ma non porta alcun vantaggio per le attività del posto. Nel 2022, il Comune di Venezia ha registrato quasi 11 milioni di pernottamenti, mentre nel settembre 2023 i posti letto per i turisti hanno superato in numero i posti letto per i residenti, nel centro di Venezia. A protezione della città sono intervenute alcune prescrizioni da parte dell’UNESCO. Come ricorda il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro:

Le prescrizioni perentorie che ci sono state date dall’UNESCO erano il Mose, che doveva essere messo in attività, spostare le navi e un minimo di programmazione del turismo.

Il Mose, sistema che protegge la città dall’acqua alta, è ormai attivo fra una polemica e l’altra, e le navi da crociera non possono più entrare in laguna. Resta da attuare una programmazione dei flussi turistici.

Venezia a pagamento: una scelta vincente?

Venezia a pagamento: una scelta vincente?

Pexels

La soluzione proposta consiste nell’introduzione di un ticket di ingresso di 5 euro, la cui sperimentazione inizierà nella primavera 2024. Che si tratti di un modo per scoraggiare il turismo di massa lo si può notare dalle categorie che sono escluse. Non dovranno pagare i 5 euro per l’ingresso a Venezia i residenti nella città, i lavoratori e i professionisti, gli studenti, oltre ai turisti degli hotel e ai residenti nella regione Veneto. Questi ultimi dovranno comunque registrarsi sul portale per gli accessi.

La fase sperimentale, abbiamo detto, partirà dalla primavera 2024, nello specifico nei ponti primaverili e nei weekend estivi. Non si tratta di una scelta casuale, dal momento che questi sono i giorni peggiori per gli afflussi di turisti “mordi e fuggi” nella città della laguna. Ma che il ticket di 5 euro per entrare a Venezia sia una soluzione efficace, è ancora tutto da dimostrare.

Venezia lancia la sfida al turismo di massa

Venezia lancia la sfida al turismo di massa

Pexels

La decisione di far pagare l’ingresso a Venezia è destinata a far parlare di sé, generare polemiche e ridefinire l’esperienza turistica. Da questo punto di vista, al netto dei 5 euro necessari per entrare nella città, a colpire è il tentativo di bilanciare l’attrattiva di un luogo con la necessità di preservarlo. Un tentativo che non è esente da dubbi e critiche.

Sarà necessario capire quanto siano pratici i controlli all’ingresso del centro storico, e quanto Venezia rischi di essere trasformata in un parco a tema. Un destino verso il quale ormai la città della laguna corre da anni: per questa ragione Venezia intende cambiare il proprio rapporto con un certo tipo di turismo. Come dicevamo, ancora è troppo presto per capire se il tentativo avrà successo: a pagare saranno soltanto i turisti. Almeno all’inizio.