Sarà possibile raggiungere Marte in metà del tempo, grazie al nuovo razzo NASA
Tra i prossimi obiettivi della NASA, c'è proprio quello di raggiungere Marte. In vista di ambiziose spedizioni, è stata messa a punto una nuova tecnologia avanzata: ecco di cosa si tratta.
Motore a razzo a detonazione rotante: la nuova tecnologia della NASA
Pixabay
Tra i futuri progetti della NASA, c'è quello di "toccare il Sole" con una sonda rivestita di titanio per studiarne l'atmosfera esterna, far tornare l'uomo sulla Luna, costruire abitazioni stabili entro il 2040, inviare il primo equipaggio su Marte. Si tratta di obiettivi che segneranno un importante passo in avanti nella conoscenza del nostro sistema solare, delle vere e proprie pietre miliari che potrebbero rappresentare degli incredibili punti di svolta nell'ambito dell'astronomia. Per poter realizzare queste missioni, si rende necessario elaborare delle nuove tecnologie, che superano in potenza, resistenza e innovazione quelle adoperate sinora.
Per questo motivo, l'agenzia spaziale ha messo a punto l'RDE, il motore a detonazione rotante: si tratta di uno speciale razzo basato su una o molteplici detonazione, in grado di viaggiare intorno a un canale anulare senza fermarsi. A fine settembre del 2023, il 27, gli ingegneri della NASA hanno testato con ottimi risultati l'RDRE, Rotating Detonation Rocket Engine, il motore a razzo a detonazione rotante, realizzato con stampa in 3D. Il test, eseguito presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville dell'agenzia spaziale, in Alabama, USA, ha avuto una durata di 251 secondi, generando oltre 2.630 chilogrammi di spinta.
Il nuovo potente razzo sarà impiegato per le future missioni su Marte
NASA's Marshall Space Flight Center/Youtube
La durata della combustione si è rivelata idonea ai requisiti richiesti per le missioni più impegnative. Il test del fuoco caldo è stato ripreso e condiviso dalla NASA in un suggestivo filmato, che mostra l'RDRE intento a bruciare in modo continuo per oltre quattro minuti. Nonostante le tecnologie RDE siano in prova da diversi anni, hanno assunto particolare rilevanza nel momento in cui la NASA ha deciso di sperimentarle per la missione "Luna su Marte". La tecnologia del motore è infatti più efficace rispetto alla propulsione convenzionale e a sistemi similari, basati su denotazioni controllate.
Il primissimo test del fuoco caldo con l'RDRE è stato effettuato durante l'estate nel 2022, con la collaborazione di In Space LLC , sviluppatore di propulsione avanzata, e la Purdue University di Lafayette, Indiana. Nel corso di quel primo test, il motore produsse una spinta di oltre 1815 kg della durata di un minuto. Thomas Teasley, che ha eseguito il secondo test, ha spiegato che lo scopo dell'ultima prova è stato quello di comprendere ulteriormente come adattare il combustore per supportare i vari motori e ottimizzare le diverse spedizioni per i quali potrebbero essere impiegati. Per quanto riguarda la missione su Marte, si parla di retropropulsione supersonica: si tratta di una tecnica di decelerazione che potrebbe essere utilizzata per l'atterraggio di carichi pensanti e degli astronauti sul pianeta rosso.
RDRE può raggiungere Marte in soli quattro mesi
NASA's Marshall Space Flight Center/Youtube
Trasley ha dichiarato: “L’RDRE consente un enorme balzo in avanti nell’efficienza della progettazione. Dimostra che siamo più vicini alla realizzazione di sistemi di propulsione leggeri, che ci consentiranno di inviare più massa e carico utile più lontano nello spazio profondo, una componente fondamentale per la visione Luna-Marte della NASA”.
In sostanza, dunque, il motore a razzo RDRE sfrutta un nuovo modo di bruciare carburante per generare spinta. Invece di farlo in un flusso continuo, genera una serie di esplosioni, in modo da provocare una combustione più potente ed efficace: questo potrebbe permette alla navicella spaziale di raggiungere Marte in un periodo di tempo relativamente breve, pari a circa quattro mesi, al contrario dei motori tradizionali che ne impiegano due in più almeno. Rispetto al precedente record di 17.800 Newton di spinta per quasi un minuto del 2022, il nuovo metodo permette di raggiungere 25.810 newton in 251 secondi. L'obiettivo finale è quello di realizzare una classe di 44 kilonewton da riutilizzare nel motore stampato in 3D.
Se l'RDRE fosse incrementato con successo, potrebbe alimentare i veicoli spaziali anche oltre la Luna e Marte. Le prossime frontiere spaziali sono sempre più vicine a diventare realtà: questo potente motore riuscirà a portare per la prima volta l'uomo sul pianeta rosso?