La Cina vuole perforare la crosta terrestre e arrivare fino al mantello, ma perché vuole farlo?

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di Gianmarco Bonomo

12 Gennaio 2024

La Cina vuole perforare la crosta terrestre e arrivare fino al mantello, ma perché vuole farlo?

Gli ultimi decenni hanno visto una vera e propria corsa verso l’esplorazione spaziale, con sonde e missioni umane dal potenziale indescrivibile. Eppure, viviamo la superficie di un pianeta di cui non conosciamo le profondità marine né le rocce delle crosta. Per questa ragione, la nave cinese Mengxiang ha iniziato un viaggio che potrebbe portarla a perforare la crosta terrestre e arrivare fino al mantello. Vediamo di cosa si tratta!

Verso il mantello terrestre, dove nessun uomo è stato mai

Verso il mantello terrestre, dove nessun uomo è stato mai

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Si parla poco del mantello terrestre, spesso oscurato dalla crosta e dalle congetture sul nucleo del nostro pianeta. Eppure, il mantello è una zona che rappresenta da sola oltre l’80% in volume della Terra: non è poco. Nonostante ciò, del mantello sappiamo pochissimo: certo, è da lì che provengono i diamanti e il magma delle eruzioni vulcaniche. Ma oltre a questo, poco altro.

Per ovviare a questo limite, di recente è iniziata la missione della nave cinese Mengxiang. L’obiettivo è quello di perforare a oltre 7 mila metri sotto il fondale oceanico, mediante tecnologie all’avanguardia e una sana dose di curiosità. La scelta del fondale oceanico non è casuale, dal momento che è proprio nelle profondità del mare che la crosta è più sottile e può anche arrivare a circa 7000 metri. Tanto, come si potrebbe dire, ma non tantissimo.

Esplorare il mantello terrestre: una missione possibile?

Esplorare il mantello terrestre: una missione possibile?

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Se dovesse riuscire, in tutto o in parte, la missione cinese porterà l’uomo più vicino che mai alla comprensione del mantello terrestre. Le informazioni raccolte infatti riguardano tantissimi ambiti diversi, che vanno dalla tettonica a placche ai processi vulcanici, dal ciclo geologico del carbonio alla formazione dei diamanti. Per non parlare delle prospettive su quanto sia possibile una qualche forma di vita a queste profondità, e con quali caratteristiche. Sappiamo già che esistono organismi che vivono senza ossigeno nelle cosiddette fonti idrotermali, ma nel mantello?

Ovviamente, non possiamo non menzionare la ricerca di nuovi giacimenti di combustibili fossili, che rappresentano un’ulteriore spinta alla missione di Mengxiang. E d’altronde la nave stessa costituisce un punto d’arrivo straordinario: capace di trivellare fino a 11000 metri, potrebbe rendere possibile una missione finora impensabile.

Esplorazioni cinesi anche via terra

Esplorazioni cinesi anche via terra

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Non che il mare sia l’unico modo di raggiungere il mantello terrestre, sia chiaro. Avviato da un paio d’anni, il progetto di perforazione nel bacino di Tarim, in Cina, dovrebbe raggiungere nelle intenzioni una profondità di 10000 metri. Forse non abbastanza per il mantello terrestre, ma comunque un risultato mai raggiunto da trivellazioni umane. Questo progetto solleva tuttavia preoccupazioni ambientali: la trivellazione del bacino di Tarim potrebbe portare alla contaminazione di risorse idriche sotterranee. Per non parlare dell’aumento delle emissioni di gas serra.

Dal canto suo, la missione della Mengxiang al momento genera dubbi sulla sua effettiva fattibilità. In effetti le questioni sulla nostra capacità di arrivare al mantello terrestre sono ben fondate: non è mai stato fatto in passato. Come per qualsiasi altra cosa, allora, dovrà pur esserci una prima volta. E magari questa è quella buona.