Lo hai notato? I bambini si comportano meglio con gli estranei e peggio con i genitori, ma c'è un motivo
Succede spesso, tramite esperienza diretta o racconti di altre persone, di vedere bambini che si comportano in modo impeccabile con gli estranei. Appena sono a casa, invece, iniziano i capricci, i dispetti, i pianti, e così via. Si tratta di un comportamento soltanto in apparenza inspiegabile e contraddittorio. Ma allora perché avviene? Perché i bambini si comportano bene con gli estranei e peggio con i genitori? Scopriamolo insieme!
Il comportamento paradossale dei bambini: due facce della stessa medaglia
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A tutti è successo di vivere il comportamento paradossale dei bambini, o quantomeno di sentire delle storie. La nonna pensa che il nipotino sia un angelo mentre a casa è tutto l’opposto è il classico esempio, ma esistono altri casi molto simili. Di fronte a queste narrazioni, i genitori non sanno quali sono le ragioni e magari provano anche un po’ di fastidio. Insomma: perché i bambini si comportano meglio con gli estranei? I capricci sono la reazione a qualcos’altro o sono considerati “normali”?
Un po’ l’una e l’altra, un po’ tutt’altro. Quello che noi chiamiamo “capriccio” infatti può essere anche inteso come una crisi, un vero e proprio momento di difficoltà. E nel momento in cui prova un disagio o una frustrazione, un bambino manifesta queste sensazioni in modo diverso rispetto a come farebbe un adulto. Da questo punto di vista, i capricci con i genitori rappresentano una reazione piuttosto normale. D’altronde, si tratta delle persone con cui il bambino si sente più a suo agio, con le quale media di meno i propri comportamenti. Ma basta questo a spiegare perché i bambini si comportano bene con gli estranei e peggio con i genitori?
Perché i bambini si comportano bene con gli estranei e peggio con i genitori?
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Del perché i bambini si comportano bene con gli estranei, e peggio con i genitori, si è parlato tanto. Al di là delle normali ragioni educative e comportamentali, infatti, aveva fatto scalpore uno studio secondo cui i bambini peggiorano dell’800% quando sono con le madri. La ricerca si è poi rivelata falsa, ma ciò non vuol dire che partisse da presupposti errati. Dietro l’esagerazione dello studio fasullo, in pratica, c’è una verità: i bambini si comportano peggio con i genitori che con gli estranei. Ma perché?
Come dicevamo nel paragrafo precedente, la ragione principale è che si sentono più al sicuro con loro. Se con gli estranei non c’è quel grado di confidenza, con i genitori un bambino può mostrare se stesso ed essere accolto comunque. Inoltre, i capricci possono avvenire anche per ricerca di attenzione e debolezza percepita. Insomma: i bambini capiscono quando i genitori li ignorano e quando risultano incoerenti o troppo permissivi. Unendo questi due fattori alla maggiore confidenza può spiegare perché si comportano male con i genitori. Cosa fare quindi?
Come gestire i capricci dei bambini?
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Ci sono ovviamente modi di gestire i capricci dei bambini in modo da permettere una crescita sana e, perché no, vivere più tranquilli. In generale, i consigli sono di:
- Non ignorare i capricci dei bambini. A meno di mancanze di rispetto o comportamenti molto maleducati, a un bambino può essere permesso sfogarsi ed esprimere le proprie emozioni. È importante far capire che non si stanno ignorando i capricci, ma si cerca di comprendere il nervosismo.
- Non accontentare un bambino che fa i capricci. Riconoscere le emozioni di un bambino non vuol dire accontentarlo, soprattutto se il capriccio diventa un ricatto. In primo luogo, non contribuisce alla sua crescita e, in secondo luogo, potrebbe capire che con i capricci ottiene quello che vuole.
Porre un freno ai capricci dei bambini non vuol dire non riconoscere i loro stati d’animo. Abbiamo già accennato alla necessità di regole e, soprattutto, di coerenza da parte dei genitori. In questo modo, un bambino non si sentirà ignorato ma avrà un percorso da seguire per affrontare le proprie emozioni. E farà ai genitori un regalo inestimabile: la tranquillità.