Nuova scoperta rivoluziona la storia dell'acqua sulla Luna, grazie allo studio di un antico meteorite

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di Francesca Argentati

23 Gennaio 2024

Nuova scoperta rivoluziona la storia dell'acqua sulla Luna, grazie allo studio di un antico meteorite

Quanto sappiamo davvero della Luna? Nonostante il suo ambiente venga definito secco e arido, la presenza di acqua nel suo passato è un aspetto ancora da chiarire e che una nuova scoperta ha finalmente risolto.

Trovata apatite in un meteorite lunare: contiene acqua

Trovata apatite in un meteorite lunare: contiene acqua

Tara Hayden

I detriti che provengono dallo spazio possono dirci molto sulla loro origine sul luogo da cui provengono: in questo caso parliamo della Luna e della eccezionale scoperta fatta dalla cosmochimica e ricercatrice post-dottorato Tara Hayden: proprio lei è riuscita a ricostruire la storia dell'acqua sulla Luna, il nostro arido satellite. Durante il su dottorato alla Open University, Inghilterra, la Hayden stava analizzando un meteorite proveniente dal nostro satellite, quando ha individuato l'apatite, un minerale che contiene acqua. Fino a questo momento, non era mai stato trovato in nessun campione appartenente alla prima crosta lunare.

Questo ha gettato nuova luce sulla storia finora nota della Luna: stando ai risultati emersi, quattro miliardi di anni fa nella crosta del satellite potrebbe esserci stata molta più acqua di quanto finora sia stato ipotizzato. Il geologo planetario Gordon Osinski, collega della Hayden presso il dipartimento di Scienze della Terra della Western University, ha dichiarato: “La scoperta dell’apatite nella crosta primordiale della Luna per la prima volta è incredibilmente emozionante, poiché possiamo finalmente iniziare a ricostruire questa fase sconosciuta della storia lunare”. 

La prima crosta lunare aveva molta più acqua di quanto credessimo

La prima crosta lunare aveva molta più acqua di quanto credessimo

nature astronomy

I meteoriti portati sulla Terra dalle missioni Apollo sono risultati "poveri di volatili", portando i ricercatori a ritenere che la Luna fosse del tutto arida. Questa nuova scoperta, però, ribalta l'idea finora condivisa circa la prima fase della vita del satellite, risalente a circa 4,5 miliardi di anni fa. L'apatite, in realtà, si trova in quasi tutte le rocce lunari, tranne due: le perle di vetro, la cui elevata quantità di acqua è stato scoperta nel 2008 da Alberto Saal, e le anortositi ferrose. Quest'ultime, tuttavia, risalgono al primo ciclo di vita della Luna e si sono formate dall'Oceano di Magma Lunare: il meteorite studiato dalla Hayden è proprio uno di esse.

Scoprire il minerale in una roccia risalente a questo stadio lunare, permette per la prima volta di studiare il periodo iniziale del nostro satellite e la sua successiva evoluzione. Il supervisore della Hayden, Mahesh Anand, ha dichiarato che “svelare lal formata circa 4,5 miliardi di anni fa è importante per migliorare la nostra comprensione dell’origine dell’acqua nel Sistema Solare”. Questa scoperta arriva con un tempismo incredibile, dal momento che il 2024 prevede alcune missioni lunari proprio alla ricerca dell'acqua sulla Luna: VIPER, il primo rover lunare robotico, è in prossima partenza per scoprire la presenza di ghiaccio nel Polo Sud lunare (a questo proposito, la NASA ti dà la possibilità di inviare il tuo nome sulla Luna entro il 15 marzo!) Sebbene la regolite risulti arida, infatti, non sappiamo ancora tutto circa il passato acquoso del nostro satellite.

Le prossime missioni Artemis raccoglieranno nuovi campioni lunari

Le prossime missioni Artemis raccoglieranno nuovi campioni lunari

Pixabay

Successivamente, la missione di monitoraggio della NASA Artemis II invierà quattro astronauti a sorvolare il satellite nel settembre del 2025, seguita dalla missione Artemis III con un nuovo sbarco umano sulla Luna a distanza di oltre mezzo secolo. La presenza dell'apatite, che è il fosfato più comune, nell'antico campione di roccia lunare ci rivela quindi che la crosta primordiale possedeva molta più acqua di quanto si credesse in precedenza. "Abbiamo scoperto che la crosta primordiale della Luna era più ricca di acqua di quanto ci aspettassimo, ed è volatile" ha spiegato la Hayden. "Gli isotopi stabili rivelano una storia ancora più complessa di quanto sapessimo prima. Con l'inizio della nuova fase dell'esplorazione lunare, sono ansiosa di vedere cosa impareremo dal lato nascosto della Luna."

La conoscenza della storia dell'acqua sulla Luna fornita dai campioni dell'Apollo, si limita al 5% di tutta la superficie lunare. "Sono stata così fortunata che il meteorite non solo provenisse dalla Luna ma, sorprendentemente, presentasse una chimica tanto vitale per la nostra comprensione dei minerali lunari che contengono acqua. Fino a quando non avremo più campioni nelle prossime missioni Artemis, gli unici altri campioni dalla superficie che abbiamo saranno meteoriti."

Non resta che attendere le prossime missioni lunari, che raccoglieranno nuove preziose informazioni circa la storia dell'acqua della nostra misteriosa Luna.