Perché nei negozi c'è sempre la musica in sottofondo?
Negozi e supermercati adottano da sempre diverse tecniche di marketing per farci comprare di più. Alcuni esempi sono la disposizione dei prodotti sugli scaffali, i colori impiegati per le diverse sezioni, le strategie dei prezzi… e la musica di sottofondo. Esatto: anche la musica che sentiamo appena entrati è uno strumento di marketing per aumentare le vendite. Ma com’è possibile? Vediamo perché nei negozi c'è sempre la musica in sottofondo, e cosa vuol dire.
Davvero la musica ci fa comprare di più?
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Perché si possa dire funzionante, una tecnica di marketing dovrebbe convincere l’acquirente a comprare di più senza risultare palese. Nella maggior parte dei supermercati, le disposizioni e i colori seguono un piano preciso che ha il solo obiettivo di vendere, senza che neanche ce ne rendiamo conto. Contribuisce a questo effetto anche la musica in sottofondo, più impiegata nei negozi di abbigliamento e di tecnologia ma presente praticamente ovunque.
Ascoltare una playlist mentre proviamo vestiti o maneggiamo un dispositivo elettronico non è casuale, ma riflette il tentativo di rendere distintiva e speciale l’intera esperienza. In una parola sola: brandizzarla, facendoci entrare in sintonia con il marchio. O quantomeno dandoci questa impressione. L’idea di utilizzare la musica per vendere di più si lega alla volontà di creare sensazioni piacevoli in quel preciso momento. Con l’esito che tutti conosciamo, e che il negozio si aspetta.
Perché nei negozi c'è sempre la musica in sottofondo?
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Che la musica abbia un impatto significativo nell’esperienza di shopping, non è soltanto un’idea accademica o da guru del marketing. Al contrario, si tratta di una vera e propria strategia di vendita, di cui ha parlato anche una ricerca dell’Università Bocconi di Milano, che vuole capire perché nei negozi c'è sempre la musica in sottofondo. Secondo i ricercatori, la musica in negozio può incrementare lo scontrino medio di un range che va dal 2% al 10%. Non è poco per un piccolo negozio, figuriamoci per un grande supermercato o una catena di tecnologia. Ma perché la musica ci fa comprare di più? Secondo i ricercatori della Bocconi, le ragioni sono principalmente due:
- da una parte, perché la musica prolunga il tempo di permanenza nel negozio, perché una canzone piacevole ci spinge a trattenerci fino a quando non finisce;
- dall’altra parte, perché migliora l’umore del personale in negozio rendendo più piacevole il loro lavoro, e d’altronde addetti più motivati vendono di più.
Trattenersi un po’ di più nel negozio può portare a effettuare più acquisti dell’ultimo minuto, mentre ci si aggira fra i reparti o i corridoi. Allo stesso tempo, uno staff più soddisfatto sarà portato a vendere meglio i prodotti del negozio. In entrambi i casi, la musica ha ricadute concrete.
Musica nei negozi: un’importanza crescente
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Come evidenziato dalla ricerca dell’Università Bocconi di Milano, la musica di sottofondo nei negozi non è quindi soltanto “di sottofondo”. Al contrario, è capace di influenzare l’esperienza di acquisto in quanto elemento del marketing, insieme alle altre strategie accennate nell’introduzione. Questo vuol dire che, entrando in un negozio specializzato o in un supermercato, dobbiamo smettere di pensare che ci sia qualcosa lasciato al caso. Tutto viene calcolato anche dal punto di vista della musica, soprattutto nel caso delle radio di brand. Dal volume alla selezione musicale e fino ai minimi dettagli, ogni aspetto è studiato e perfezionato per un unico scopo. Rendere indimenticabile l’esperienza del cliente, e ovviamente aumentare le vendite.