In Egitto è iniziato il controverso progetto di "ristrutturazione" che ricopre la piramide con blocchi di granito
Tutti conosciamo le Piramidi di Giza, straordinarie testimonianze dell’antichità e uniche meraviglie del mondo antico giunte fino a noi. Oltre a essere una destinazione turistica, le piramidi sono quindi monumenti storici che svolgono anche un ruolo culturale di rilievo. Di recente, ha fatto scalpore l’iniziativa del governo egiziano di ristrutturarle, a partire dalla Piramide di Micerino. Ma come?
L’Egitto e i monumenti storici
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Le Piramidi di Giza sono l’emblema dell’Egitto e, d’altronde, come potrebbero non esserlo? Si tratta di alcuni fra i monumenti più antichi arrivati fino a noi: per dire, le grandi piramidi erano antiche già al tempo dei Romani, che sono molto più vicini a noi che a loro. Oggi, le Piramidi di Giza sono fondamentali per il turismo in Egitto e contribuiscono alla sua ricchezza.
Eppure, di recente i monumenti e i siti storici egiziani hanno subito alcuni contraccolpi, che sia per iniziative pubbliche o scelte private. Ha fatto discutere la distruzione del Darb 1718, centro culturale d’arte egiziana situato nella parte antica del Cairo e abbattuto per fare posto a una strada. Si è anche parlato della controversia sulla moschea di Abu al-Abbas al-Morsi di Alessandria: un appaltatore incaricato dei lavori di restauro ha dipinto di bianco i soffitti secolari. Senza alcuna autorizzazione.
La ristrutturazione della Piramide di Micerino
Dr. Mostafa Waziry/Facebook
In un contesto del genere, è stata ovviamente accolta con diversi malumori la notizia dell’inizio di una ristrutturazione della Piramide di Micerino, la terza delle Piramidi di Giza. Si tratta di un progetto ambizioso che mira a ripristinare lo stato originale della piramide, ricoperta con blocchi di granito. Com’è normale, nei millenni la Piramide di Micerino ha perso gran parte del rivestimento originario, e questo progetto di ristrutturazione vorrebbe riportare indietro la lancetta dell’orologio. O avanti, a seconda delle prospettive.
A occuparsi del progetto di restauro è una missione egiziano-giapponese, per cui l’opera rappresenta il progetto del secolo e un dono dell’Egitto al mondo. A vedere il video dei lavori già iniziati, tuttavia, non sembra che le persone siano convinte. Se per i soggetti, gli enti e le maestranze coinvolte si tratta del progetto del secolo, altri ritengono che si tratti di un’assurdità. La Piramide di Micerino poteva essere ricoperta in blocchi di granito nel passato, sostengono, ma oggi è qualcos’altro. E va tutelata in quanto tale.
C’è un modo giusto di ristrutturare i monumenti storici?
La ristrutturazione della Piramide di Micerino solleva alcune questioni su dove vada tracciata la linea fra la preservazione di un monumento storico e la ristrutturazione. Da una parte, ci sono semplici lavori di consolidamento che però non vanno ad alterare l’influenza del tempo; dall’altra parte, c’è la sistematica volontà di riportare il monumento al suo stato originale. Insomma: qual è la scelta corretta? C’è un modo giusto per ristrutturare i monumenti storici?
La risposta non è semplice e dipende da vari fattori: la natura del monumento, la sua storia e il suo significato culturale. Nel caso della Piramide di Micerino, i sostenitori ritengono che la ristrutturazione sia necessaria per proteggerla dall’erosione e renderla fruibile ai visitatori. I critici invece sostengono che in questo modo si andrebbe a cancellare parte della storia della piramide e, conseguentemente, parte della sua autenticità.
In conclusione, la decisione di ristrutturare un monumento storico richiede un approccio ponderato, soprattutto se il progetto è così ambizioso come nella Piramide di Micerino. Di sicuro, ne sentiremo parlare ancora con l’avanzare dei lavori e, forse, un giorno vedremo questa testimonianza dell’antichità esattamente come doveva apparire migliaia di anni fa. Ma in un contesto nuovo.