Neve artificiale: come si produce - e soprattutto a che 'prezzo'
Ormai è pratica comune per gli impianti sciistici, in assenza di neve naturale, ricorrere alla neve artificiale. Ne sentiamo spesso parlare, magari in notizie che menzionano anche il riscaldamento climatico, ma in pochi tendono ad approfondire la questione. Insomma: cos’è la neve artificiale e come viene prodotta? Ed è sostenibile? Scopriamolo insieme!
Cos’è la neve artificiale?
Roy Egloff/Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0 DEED
Partiamo sfatando un mito, la neve artificiale si definisce artificiale per come viene prodotta e per la particolare struttura delle molecole d’acqua. Ma soltanto di acqua si tratta. Infatti, la neve artificiale è un tipo particolare di neve che viene prodotto quando ci sono inverni caldi, scarsità di neve o altre necessità. Si produce utilizzando soltanto acqua, oltre ovviamente all’energia dei macchinari, e con diversi metodi. Da una parte, quindi, la neve artificiale è spesso l’unica ancora di salvezza per l’economia delle stazioni turistiche, dal momento che permette loro di avviare stagioni sciistiche sempre più calde in montagna. Dall’altra parte, invece, la neve artificiale costituisce uno dei simboli del cambiamento climatico: una produzione da parte dell’uomo per sopperire a una mancanza naturale. Nel bene e nel male.
Come si produce la neve artificiale?
MattiPaavola/Wikimedia Commons - CC0 3.0 DEED
Se è vero che la neve artificiale è composta soltanto ad acqua, a variare è il modo di produrla. Innanzitutto, l’acqua viene prelevata da corsi d’acqua o acquedotti, riducendo la disponibilità ma contribuendo a ricaricare la falda acquifera sottostante. Per quanto riguarda la produzione, oggi esistono due sistemi diversi:
- A bassa pressione. L’acqua viene nebulizzata da ugelli e sparata da un ventilatore, per cui può ghiacciare soltanto se le temperature esterne lo consentono. Devono essere almeno vicine a 0 °C.
- Ad alta pressione. L’acqua viene nebulizzata tramite compressori e poi sparata dal cannone: in uscita dagli ugelli, l’acqua tende a espandersi e ridurre la propria temperatura. Si tratta di un sistema che consuma molta più energia ma è anche più affidabile con temperature più alte.
Se i cannoni della neve artificiale sono situati vicino a impianti idroelettrici, la produzione avviene usando energia da fonti rinnovabili. Non sempre però ciò avviene, e sono in molti a chiedersi se la neve artificiale sia sostenibile.
Neve artificiale e sostenibilità: i problemi per l’ecosistema
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Come dicevamo, la neve artificiale è composta esclusivamente da acqua e non presenta alcun tipo di additivo. Rispetto alla neve naturale, però, quella artificiale è più densa e non presenta la tradizionale struttura del fiocco esagonale. Al netto di queste differenze, però, ci sono anche alcune preoccupazioni relative alla sostenibilità della neve artificiale:
- consumo di risorse, dal momento che la neve artificiale richiede notevoli quantità di acqua ed elettricità;
- impatto sonoro nei confronti della fauna notturna, dovuto ai cannoni sparaneve;
- maggiore rischio di erosione, per via dello scioglimento della neve artificiale;
- maggiore rischio per le piante, dal momento che la neve artificiale è meno permeabile all’ossigeno.
Insomma, la neve artificiale costituisce un’opportunità per le stazioni sciistiche, le economie locali e i vacanzieri invernali. In quanto frutto di processi artificiali, tuttavia, ha ricadute sull’ambiente e sull’ecosistema, nonché sulle vite di ognuno.