Questo artista crea dei dipinti incredibili con una tecnica unica: inietta vernice nelle bolle del pluriball
Conosci il pluriball? Questa tecnica di imballaggio è diventata la chiave del successo di un artista di origini canadesi, che ha stupito il mondo con i suoi capolavori. Scopriamo di più.
Cos'è il pluriball e a cosa serve
Nel 1957, il pluriball, ovvero bolle d'aria avvolte nella plastica, nacque con l'idea di diventare un'innovativa carta da parati. Questo impiego, però, non si rivelò efficace, destinandolo a un altro ruolo: quello di imballaggio protettivo di uso comune per oggetti di piccole e grandi dimensioni. Le bolle, infatti, consentono di proteggere le merci in modo agevole durante le fasi di stoccaggio e spedizione, evitando che riportino danni. Non solo: è perfetto come isolante ed è un materiale ecologico che può essere riciclato. È realizzato con un tipo di plastica, il polietilene, che racchiude centinaia di sacche piene d'aria situate alla stessa distanza le une dalle altre, che fungono da ammortizzatori contro eventuali urti.
Tuttavia, un pittore nato in Canada ma residente a New York ha visto un potenziale inedito nel pluriball: quello di renderlo una "tela" per i suoi dipinti. Bradley Hart ha inventato una tecnica unica per le sue opere d'arte che hanno impressionato il mondo: usare delle siringhe per iniettare il colore nelle sacche d'aria del pluriball. I suoi soggetti preferito sono scene di vita vissuta, volti di personaggi celebri e riproduzioni di quadri famosi.
Bradley Hart, il pittore che crea opere d'arte con il pluriball
"Il mio lavoro è un album di ricordi realizzato iniettando pluriball con vernice per creare immagini fotorealistiche pixellate" ha spiegato Bradley. "Le immagini sono copie sia di istantanee di persone importanti da me catturate o regalatemi e conservate come parte della mia collezione fotografica personale, sia di immagini potenti ottenute da altre fonti."
Sono oltre cento le opere d'arte realizzate dal pittore utilizzando questo innovativo metodo. Sul suo account Instagram, è possibile ammirarlo intento a "caricare" le siringhe con la vernice acrilica attingendo dalla sua tavolozza da 116 colori e riempire le bolle una ad una con tonalità diverse, ottenendo un risultato che, osservato a debita distanza, è davvero sorprendente. Per realizzare un singolo dipinto, Hart utilizza circa 1.800-2.500 siringhe e impiega dai quattro ai cinque giorni per riempirle prima di mettersi al lavoro. Il risultato finale prevede ben due lavori diversi: il dipinto puntinato, sul lato anteriore del supporto, e un'opera impressionista sul lato posteriore, dove lavora l'artista, prodotta dalle gocce di vernice che colano una volta iniettata.
Il puntinismo contemporaneo di Bradley Hart, l'artista del pluriball
"Per creare i dipinti, inietto ogni bolla individualmente con vernice acrilica, profondamente consapevole dello scambio tra la vernice e l'aria all'interno mentre uno di questi due elementi sostituisce l'altro. Quando la vernice viene iniettata in una bolla, l'eccesso gocciola lungo il retro del pezzo. Una volta completata l'opera iniettata, le colature vengono rimosse chirurgicamente dal retro della plastica per rivelare un'opera derivata, con un proprio significato e una propria storia. Visti insieme, i pezzi sembrano coinvolgere l'altro e lo spettatore diventa un osservatore di una relazione creata tra i due."
Hart ha rievocato il puntinismo classico del XIX secolo mixandolo ai più recenti pixel digitali, dando vita a una sorta di "puntinismo contemporaneo." Con questa tecnica, l'artista intende incarnare la natura plastica della società moderna. "Il 99% di tutto ciò che usiamo è fatto di plastica… una sostanza derivata dal petrolio greggio. La maggior parte dei beni di consumo sono realizzati in plastica stampata e realizzati mediante la produzione di massa. Il processo di iniezione è complesso e richiede molto tempo, il che evidenzia l’ironia di applicare un’arte fisica così delicata a un materiale prodotto in serie e la natura indistruttibile della plastica rispetto alla fragilità del pluriball."
Com'è nata l'idea di creare dipinti col pluriball?
L'idea di usare il pluriball per realizzare i suoi dipinti è nata osservando alcune guardie di musei che vietavano ai visitatori di toccare le opere d'arte. Dopo una sua mostra personale tenuta a new York, Hart ha deciso di utilizzare il pluriball avanzato da quello impiegato per avvolgere i suoi lavori e ha dato vita al suo primo esperimento, "Fulfilling My Creator's Intended Purpose", che rende omaggio all'idea originale di usarlo come carta da parati "e allo stesso tempo trasforma il suo utilizzo come copertura protettiva per l'arte nell'arte stessa".
bradleyhartnyc/Instagram
Ma c'è un altro importante significato che Hart rispecchia nelle bolle d'aria che inietta: sebbene tutti viviamo all'interno di una bolla, che rappresenta il nostro piccolo mondo personale, non possiamo essere completi da soli. "Scherzo con la gente dicendo che vivo in una bolla. Scegliamo noi chi facciamo entrare nella nostra cerchia. Ormai siamo tutti costretti a creare microbolle. Ma indovinate un po'? Quando tutte queste piccole microbolle si uniscono, formano un bellissimo dipinto.”
Che ne pensi dei suoi incredibili lavori?