Cosa ha di speciale il tè matcha che lo rende diverso dagli altri tè?
Negli ultimi anni lo vediamo molto più spesso, in supermercati e sale da tè, ma rimane ancora avvolto da un alone di mistero. Si tratta del tè matcha, considerato da alcuni un supporto indispensabile all’equilibrio fisico, e da altri una esotica trovata di marketing. In questo articolo, vedremo cos’è il tè matcha e perché è così popolare, oltre alle caratteristiche che lo rendono così diverso da tutti gli altri tè.
Cos’è il tè matcha?
Pexels
Il tè matcha è una varietà di tè verde che viene coltivata soltanto in Giappone. Tecnicamente, il matcha è originario della Cina, ma fu introdotto nelle isole del Sol Levante intorno al tredicesimo secolo, diventando poi caratteristico della cultura giapponese. Se la storia non bastasse, a rendere unico il tè matcha sono già la fase di raccolta, essiccazione e macinazione. Le foglie di matcha viene infatti macinate fino a diventare una polvere finissima di colore verde brillante.
Negli anni, prima in Giappone e poi nel resto del mondo, il tè matcha è diventato famosissimo per le sue proprietà benefiche. Già in passato era noto fra i samurai come una sorta di medicina miracolosa ma oggi, nella nostra epoca più "laica", questo tè verde è apprezzato per l’alto contenuto di antiossidanti e per l’amminoacido L-Teanina.
Perché il tè matcha è diverso dagli altri tè?
Pexels
Dal paragrafo precedente, abbiamo già visto come il tè matcha possa distinguersi dagli altri tè commercializzati e consumati nel mondo. Il fatto che si tratti di una polvere, e non di foglie, modifica anche la preparazione, come vedremo fra poco. Il tè matcha viene infatti consumato non per infusione ma per sospensione, così da migliorare l’apporto di antiossidanti e L-Teanina. Nel primo caso, gli antiossidanti contrastano l’invecchiamento cellulare e offrono benefici di disintossicazione e drenaggio. Nel secondo caso, la L-Teanina è un amminoacido che aumenta la calma e bilancia la naturale presenza di caffeina nel tè matcha. Inoltre, potenzia l’attenzione e migliora la concentrazione, grazie a un aumento di serotonina e dopamina. Insomma, il tè matcha è unico nel suo genere se consideriamo il luogo di coltivazione, le tecniche di realizzazione e anche le modalità di preparazione.
Come si prepara il tè matcha?
Pexels
Esatto, anche la preparazione del tè matcha differisce da quella degli altri tè a cui siamo abituati. Infatti, si tratta di un rituale giapponese che coinvolge anche aspetti profondamente simbolici. Certo, se vogliamo preparare del tè matcha non siamo obbligati a seguire tutti i passaggi della cerimonia del tè. Tuttavia è sempre bene dedicare qualche minuto a tutta la procedura, rendendola un momento di calma per se stessi e per il proprio equilibrio.
Per preparare il tè matcha è necessario innanzitutto riscaldare una tazza in porcellana con acqua calda e metterla ad asciugare. Si può quindi riscaldare l’acqua per il tè matcha, senza però farla arrivare all’ebollizione. A questo punto bisogna versare l’acqua nella tazza calda e aggiungere anche mezzo cucchiaino di tè matcha. Tecnicamente sarebbe meglio usare un chasaku, una palettina in bambù, e mescolare il composto con un piccolo frustino in bambù. In assenza di questi due accessori, andrà bene anche il cucchiaino: è bene mescolare alternando movimenti circolari e trasversali, fino a ottenere un composto omogeneo. E potersi gustare un autentico tè matcha.