Lasciare il portatile sempre collegato alla rete elettrica fa male alla batteria?
Quando si lavora con un computer portatile, può succedere che la carica della batteria non sia sufficiente per le attività da svolgere. Poco male, penseranno in molti: basterà collegare il PC alla corrente e lavorare così, e poi tenerlo in carica. Ma si tratta di un'abitudine innocua o lasciare il portatile collegato alla rete elettrica fa male alla batteria? La risposta è meno ovvia di quanto sembra.
Lasciare il portatile collegato alla rete elettrica fa male alla batteria?
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Si tratta di una paura diffusa, anche perché oggi abbiamo dispositivi dove non è più possibile rimuovere la batteria o sostituirla. In alcuni casi, magari per lavoro o per dimenticanza, finiamo per lasciare il laptop collegato alla corrente: siamo sicuri che sia un bene per la batteria?
Se è vero che i portatili non permettono più di rimuovere la batteria, è altrettanto vero che l’avanzamento tecnologico tiene conto di questo limite. Oggi, infatti, i laptop moderni integrano un chip di controllo che interrompe la carica e permette di evitare danni alla batteria quando è collegata alla rete elettrica. In pratica, quando il PC arriva al 100% di carica, il sistema smette di caricare la batteria e alimenta il laptop direttamente dalla rete. Detto altrimenti: lasciare il portatile collegato alla corrente non fa male alla batteria. Piuttosto dovremmo preoccuparci di altri fattori.
Cosa danneggia la batteria di un portatile?
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A danneggiare la batteria di un portatile non è quindi l'abitudine di lasciarlo in carica, perché il processo di ricarica si interrompe al raggiungimento del 100%. Sono tuttavia altre le cattive pratiche che possono portare a una durata inferiore, per esempio l’uso costante di un computer portatile con una batteria scarica. Sotto il 20% il PC dovrebbe essere immediatamente messo sotto carica, a meno di necessità contingenti. Insomma: evitare di far scaricare completamente la batteria è essenziale per preservare la sua capacità complessiva. Vale per i laptop, così come per gli smartphone.
Allo stesso tempo, è importante anche la temperatura, che sia ambientale o del portatile. Nel primo caso, utilizzare un PC sotto la luce diretta del sole o in ambienti troppo caldi non fa bene alla batteria né ai componenti elettronici in generale. Nel secondo caso, usare il portatile quando è in carica può essere necessario, a volte. Se possibile, bisogna evitare che si surriscaldi troppo.
Come allungare la vita della batteria di un portatile
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Come abbiamo detto, non è possibile sovraccaricare la batteria di un portatile lasciandola collegata alla rete elettrica. Allo stesso tempo, però, arrivare sempre al 100% di carica potrebbe non essere la soluzione migliore per la durata della batteria. Di solito quest'ultima si esprime in cicli di ricarica, ossia un’indicazione di una carica completa.
Da questo punto di vista, ricaricare il portatile fino al 100% vuol dire avere a disposizione i cicli di ricarica comunicati dal produttore. Se invece ci si limita a ricaricare la batteria fino all’85-90%, i cicli di ricarica raddoppiano. In pratica, rinunciando soltanto a poco più del 10% di autonomia, si ottengono benefici concreti che riguardano l’uso del dispositivo. Sarà comunque necessario evitare la carica e l’uso con alte temperature, nonché l’utilizzo prolungato con una carica inferiore al 20%. Si tratta di piccoli accorgimenti che fanno la differenza fra un computer che dura giusto un paio d’anni e uno che, con una batteria molto più capiente e duratura, può affrontarne molti di più.