Febbraio, il mese più corto dell'anno: perché ha meno giorni degli altri mesi
Febbraio è il mese più particolare dell'anno, che si distingue da tutti gli altri per la sua durata: ma a cosa deve il suo nome e perché ha soltanto 28 giorni, esclusi gli anni bisestili? Scopriamolo insieme.
Febbraio, le origini del nome
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Febbraio è il mese più romantico - e spesso più freddo - dell'anno: proprio a metà, il 14, c'è San Valentino, la festa degli innamorati, e ci prepara al grande ritorno della primavera, dopo le ultime brine di marzo. Insomma, febbraio è un mese particolare in tutto per tutto, a cavallo tra l'inverno e il ritorno dei colori, con cioccolatini e rose rosse a scaldare l'atmosfera ancora fredda. Inoltre, nella terza decade risponde al segno dei pesci, il più romantico e sognatore dello zodiaco, che segue quello dell'acquario. Tuttavia, in pochi sanno perché a differenza degli altri mesi, composti da 30 o 31 giorni, ne abbia soltanto 28 o 29, a seconda dell'anno bisestile, e perché si chiami proprio così.
Partiamo dal suo nome: innanzitutto, c'è da dire che nell'originale calendario romano, di 304 giorni, febbraio non era contemplato. Esistevano soltanto dieci mesi che partivano da marzo, chiamato così in onore del Dio Marte. Ad estendere il calendario fu Numa Pompilio, il secondo re di Roma, nel 731 a.C., che decise di aggiungere gennaio e febbraio al termine dell'anno per adeguare il calendario all'effettiva orbita terrestre e al ciclo lunare. Se molti mesi dell'anno prendono il nome di divinità romane, anche in questo caso febbraio rappresenta un'eccezione: il suo nome deriva, infatti, dal verbo latino "februare", cioè purificare o porre rimedio a uno sbaglio. In questo periodo dell'anno, infatti, si svolgevano rituali di purificazione durante una festa chiamata Februa, in onore della dea Febris, la dea della febbre e della guarigione, e di Februs, dio etrusco degli inferi e dei malanni legati al freddo. Fu sempre Numa Pompilio, in seguito, a dedicare febbraio proprio al dio Februus. A differenza degli altri mesi, dunque, il nome della divinità deriva dalla festa rituale, e non il contrario.
Perché febbraio ha solo 28 giorni? La superstizione dei numeri pari
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Ma perché, tradizionalmente, le giornate di febbraio sono soltanto 28? Quando il secondo re di Roma aggiunse gennaio e febbraio al calendario, entrambi avevano la medesima durata ridotta. Gennaio, in seguito, acquisì più giornate, sebbene le ragioni non siano del tutto note. All'epoca, come dicevamo, l'anno iniziava con il mese di marzo, di cui il primo giorno rappresentava Capodanno. Soltanto nel 153 a.C. questa ricorrenza venne anticipata al primo di gennaio. Tuttavia, le motivazioni per cui febbraio è l'unico mese a essere così breve, affondano le radici in ragioni di natura matematica, ma non solo: buona parte dei motivi sono legati alla superstizione.
Dunque, prima dell'avvento di Numa Pompilio, i mesi erano soltanto dieci e, considerata la natura agricola dell'antica società romana, questo aveva poca importanza: l'inverno non era contemplato. Quando il re decise di cambiare le cose, si scontrò con un "problema": i numeri pari erano ritenuti sfortunati, per cui Pompilio decise di sottrarre un giorno a tutti i mesi pari, facendo in modo così che tutti fossero composti da 29 o 31 giorni. Con questo sistema, però, l'anno diventò di 354 giorni complessivi, corrispondente all'anno lunare, ma c'era un nuovo problema: 354 è un numero pari.
A questo punto, decise che il suo calendario lunare avrebbe dovuto essere di 355 giorni, dispari e pratico. Qui, però, subentra la matematica: inevitabilmente, per ottenere un anno da 355 giorni, uno dei mesi avrebbe dovuto essere pari. Una delle regole matematiche, infatti, prevede che sommando un numero pari a numeri dispari, si avrà sempre un risultato dispari. Così, Numa Pompilio non ebbe altra scelta che accorciare febbraio, rendendolo pari con soli 28 giorni. Perché questo destino è stato riservato proprio a febbraio? Probabilmente, la ragione è dovuta proprio ai rituali di purificazione delle anime, che lo rendevano un mese "triste" da far trascorrere in fretta.
La storia di febbraio e l'avvento del calendario gregoriano
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Tuttavia, insorse un nuovo ostacolo: dal momento che la Terra impiega 365 giorni e sei ore circa per orbitare intorno al Sole, i 355 giorni non corrispondevano alle stagioni e rischiavano di disallinearsi. Così, febbraio venne accorciato ulteriormente di quattro giorni e fu creato un nuovo mese bisestile di 27 giorni, Mercedonius, tra febbraio e marzo, da aggiungere all'occorrenza rendendo l'anno di 377 o 378 giorni. Tuttavia, i sacerdoti incaricati lasciavano trascorrere anni dimenticando di aggiungere Mercedonius, portando ulteriore confusione. Fu il calendario giuliano, dedicato a Giulio Cesare e ideato nel 45 a.C., a creare l'anno da 365 giorni, ma nessuno dei dieci giorni in più è stato aggiunto a febbraio, che è rimasto inesorabilmente il mese più corto dell'anno.
Per consentire al calendario di essere accurato, la soluzione prevedeva di aggiungere un giorno in più a febbraio ogni quattro anni, ma questo portò a un disallineamento di dieci giorni nella prima metà del XVI secolo. A questo punto, nel 1582, fu introdotto il calendario gregoriano, in onore di papa Gregorio XIII, che utilizziamo ancora oggi: questo prevede che nessun anno secolare può essere bisestile, tranne se è perfettamente divisibile per quattrocento, per evitare gli stessi problemi del calendario giuliano. E i dieci giorni in eccesso del calendario giuliano? Vennero tolti nel 1582, saltandoli del tutto: dal 4 febbraio, ad esempio, si passava direttamente al 14 e il problema fu risolto.
E tu conoscevi la storia del mese di febbraio?