Perché a volte confondiamo la destra con la sinistra anche se sappiamo benissimo qual è l'una e qual è l'altra

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di Francesca Argentati

08 Febbraio 2024

Perché a volte confondiamo la destra con la sinistra anche se sappiamo benissimo qual è l'una e qual è l'altra

Hai mai avuto difficoltà nel riconoscere la destra e la sinistra? Se la risposta è sì, niente paura: è un fenomeno piuttosto comune. Ecco da cosa può dipendere e perché.

Riconoscere destra e sinistra, un problema di semantica

Riconoscere destra e sinistra, un problema di semantica

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Se ti è capitato di sentirti smarrito o confuso davanti al navigatore che ti invitava a svoltare a destra, o di dover riflettere per qualche istante quando qualcuno ti ha chiesto di alzare la mano sinistra, probabilmente ti sei sentito a disagio, domandandoti come sia possibile trovare "complicato" un compito tanto elementare. Eppure, questo dubbio colpisce più persone di quante immagini e non sei di certo l'unico ad aver sperimentato questa strana sensazione. Fin da piccoli ci vengono insegnate queste due direzioni, eppure non sempre e non per tutti risulta automatico voltarsi verso un lato piuttosto che l'altro.

Perché? Uno dei principali motivi risiede nella semantica, ovvero il significato di un termine. Ogni parola che conosciamo ha un preciso significato e non ci desta particolari perplessità. "Casa" è il luogo in cui abitiamo, "lavoro" la professione che svolgiamo, "cibo" le cose che mangiamo. Ma "destra" e sinistra" sono termini che non hanno una chiara identità. Se qualcuno ci dicesse in quale direzione guardare, non avremmo alcuna difficoltà nel volgere gli occhi verso il cielo ricevendo l'indicazione "sopra" o "su", così come guarderemmo verso il suo davanti all'espressione "sotto" o "giù". Lo stesso vale per "davanti" e "dietro", che sono facilmente riconoscibili. Insomma, "sopra", "sotto", "davanti" e "dietro" hanno una valenza chiara e immediata, ma non si può dire lo stesso per "destra" e "sinistra", che possiamo definire parole ambigue.

Una persona su tre non distingue destra e sinistra in modo automatico

Una persona su tre non distingue destra e sinistra in modo automatico

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Nell'antica Roma, questo problema era meno accentuato, poiché entrambe le parole avevano un preciso significato che andava al di là della direzione in cui procedere o rivolgere lo sguardo. Il termine "dexter", infatti, che significa destra, si riferiva a cose giuste, positive e benevole, mentre "sinister", che sta per sinistra, indicava la sfortuna e la negatività. Per noi le cose sono un po' più complicate di così e molte persone ricorrono a schemi del tutto individuali per fissare nella mente queste due direzioni opposte, spesso sviluppati durante l'infanzia. Per esempio, in un dato ricordo e contesto, ci è stato detto che la parete si trovava alla nostra sinistra, proprio accanto al nostro banco di scuola, e il resto della stanza a destra.

Ogni volta che dobbiamo riconoscere il lato giusto, possiamo attingere a quel particolare ricordo. Oppure, possiamo fare riferimento al corpo umano: il nostro cuore è situato sul lato sinistro e ci basterà pensare al muscolo cardiaco per direzionare le nostre gesta. In ogni caso, secondo una ricerca, il 15% circa delle persone non riesce a distinguere la destra dalla sinistra in modo automatico, ma deve ricorrere a strategie di pensiero mirate. Questo proprio perché, a differenza di altre direzioni, non hanno una tangibilità fisica né una chiara differenza tra di esse. Inoltre, sono associate al punto di vista dell'osservatore, dunque la tua sinistra può essere la destra per qualcun altro, creando ulteriore confusione.

Destra e sinistra, un complesso processo mentale

Destra e sinistra, un complesso processo mentale

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Dunque, se alcune persone sanno distinguere la destra dalla sinistra in modo innato, tutti gli altri hanno bisogno di attraversare un processo mentale. Alla base di questa distinzione si trovano infatti degli intricati processi neurologici che coinvolgono diverse funzioni cognitive, come il linguaggio, la memoria, l'elaborazione visiva e spaziale e l'abilità di roteare oggetti nel pensiero. Questo, naturalmente, può causare conseguenze di rilievo in molti settori, da quello aeronautico a quello medico, dove distinguere la destra e la sinistra è di vitale importanza, tanto da richiedere tecniche precise per evitare errori che potrebbero portare a gravi conseguenze. I rumori esterni, le distrazioni e la confusione del contesto sono tutti fattori che vanno ad aggiungersi a un processo mentale già messo alla prova dalla simmetria e dal fatto che, girando su noi stessi, la prospettiva cambia e di conseguenza anche la destra e la sinistra.

Uno studio ha esaminato come alcuni studenti di medicina riconoscono la destra e la sinistra e le relative esperienze sul campo. Per prima cosa, orientavano le due direzioni partendo da se stessi, dopodiché mettevano in pratica alcune tecniche come allungare la mano e formare una L con il pollice e l'indice o pensare a quale mano usano per scrivere o suonare uno strumento. Per altri, il riferimento è un dettaglio del proprio corpo, come un tatuaggio, un particolare neo o altro. Lo step successivo prevede di riuscire a identificare quale sia la destra e la sinistra della persona che si trova di fronte a noi, per la quale, dunque, le due direzioni saranno opposte. Per farlo, molti immaginano se stessi roteare sul posto, a conferma che il nostro corpo occupa un posto centrale in questo processo mentale.

Secondo lo studio, in definitiva, non è chiaro il motivo per cui alcuni riescono a distinguere destra e sinistra più facilmente di altri, ma sembra concludere che più siamo asimmetrici, ovvero abbiamo nette distinzioni nell'utilizzo della mano sinistra e di quella destra per svolgere determinate attività, più il processo risulta semplice. Inoltre, coloro che sin da bambini sono stati liberi di orientarsi in autonomia sembrano aver sviluppato una maggior consapevolezza spaziale. E tu sapevi che questo fenomeno non è così raro? Come te la cavi nel riconoscere la destra e la sinistra?