Quanto è calda l’acqua della lavastoviglie?
A vederla dall’esterno, una lavastoviglie potrebbe benissimo essere magica. Si inseriscono i piatti all’interno, si aspetta un po’, e li si tira fuori ben puliti. Possiamo già immaginare che le cose non vadano proprio in questo modo, ma come funziona la lavastoviglie? E fino a quanto scalda l’acqua per scrostare piatti e stoviglie? Scopriamolo insieme!
Come funziona la lavastoviglie?
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Se da una parte il funzionamento della lavastoviglie non è magia, com’è ovvio, dall’altra la dinamica non è neanche troppo complessa. Infatti, di norma una lavastoviglie funziona seguendo una procedura composta da sette diverse fasi. L’acqua viene innanzitutto prelevata dalla rete idrica e riempie una vasca in basso, dove viene riscaldata fino ad arrivare alla temperatura giusta per il lavaggio. A questo punto, si unisce all’acqua il detersivo che può essere liquido o nelle pastiglie, e che si scioglie grazie all’acqua calda.
Adesso, gli spruzzatori distribuiscono questa soluzione in tutti i piatti e le stoviglie raccolti nella lavastoviglie, rimuovendo lo sporco e concentrando l’acqua sporca in basso, dove una pompa si occupa di rimuoverla. Arriva quindi il momento del risciacquo dei piatti, che elimina gli ultimi residui di detersivo e detergente, con un secondo scarico.
Quanto è calda l’acqua della lavastoviglie?
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Come si può vedere dalla sommaria descrizione di come funziona la lavastoviglie, l’acqua ha una funzione essenziale in questo tipo di lavaggio. Allo stesso tempo, è fondamentale la temperatura: dal momento che non c’è strofinamento, l’acqua deve infatti essere sufficientemente calda per scrostare lo sporco dalle stoviglie. Insieme a un detersivo specifico, ovviamente. Ma quanto è calda l’acqua della lavastoviglie?
Di solito, una lavastoviglie riscalda l’acqua grazie a una specifica resistenza fino a circa 70° C, in modo da consentire la corretta pulizia del contenuto. Durante le ultime fasi o a seconda del tipo di lavaggio scelto, però, la temperatura può anche arrivare anche a 75° C. Con un’acqua così calda, alcuni oggetti in plastica potrebbero danneggiarsi, pertanto è meglio posizionarli nel cestello superiore. Peraltro, è possibile usare la lavastoviglie con acqua fredda, ma è necessario più tempo e la resistenza potrebbe danneggiarsi.
La lavastoviglie fa risparmiare acqua?
E sempre a proposito di acqua, anche se sembra paradossale la lavastoviglie può comportare un risparmio non indifferente. Di norma, infatti, per lavare i piatti a mano possono servire fino a 60 litri d’acqua, valore che aumenta per un pranzo o una cena con più persone. Al contrario, una lavastoviglie moderna consuma al massimo 15 litri d’acqua per ciclo. Il risparmio è evidente, ma è parziale: a seconda del carico è possibile infatti scegliere anche le varie modalità ECO, che permettono un ulteriore risparmio senza dover scendere a compromessi sulla pulizia di piatti e stoviglie.
Detto questo, per ottimizzare il consumo d’acqua della lavastoviglie è sempre meglio fare un carico completo, evitare il prelavaggio e mantenere puliti i filtri. In questo modo sarà possibile risparmiare sul tempo di lavaggio, sull’energia richiesta e sull’acqua consumata. Facendo anche un favore all’ambiente.