Non è vero che le falene sono attratte dalle luci: lo sostiene un nuovo studio

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di Gianmarco Bonomo

12 Febbraio 2024

Non è vero che le falene sono attratte dalle luci: lo sostiene un nuovo studio

Tantissimi insetti sono attratti dalle luci, un fenomeno tanto più vero per le falene, che spesso si radunano attorno ai lampioni cittadini nelle ore notturne. Ma davvero le falene sono attratte dalla luce? Ecco, un recente studio potrebbe mettere in dubbio questa credenza e chiarire il comportamento di questi insetti.

Le falene sono attratte dalle luci? Forse no, secondo un recente studio

Le falene sono attratte dalle luci? Forse no, secondo un recente studio

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Come abbiamo accennato in introduzione, che le falene siano attratte dalle luci è una credenza con radici antichissime. E d’altronde il ragionamento è chiaro: durante la notte, quando non si vede nulla, è normale andare verso la luce. Ma addirittura esserne attratte? Dopo aver analizzato il comportamento delle falene nelle ore notturne, un recente studio pubblicato su Nature Communications propone una spiegazione diversa.

Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, infatti, le falene non sarebbero attratte dalla luce ma confuse dalla sua presenza. Di norma, le falene utilizzano la luce per orientarsi anche di notte. La presenza di fonti luminose artificiali finisce per compromettere la loro capacità di orientamento, a causa dell’eccessiva esposizione. Una volta confuse, le falene iniziano a svolazzare disorientate intorno alle luci e spesso si causano anche danni fisici nel tentativo di raggiungerle.

Perché le falene si orientano con le luci?

Perché le falene si orientano con le luci?

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La capacità delle falene di orientarsi con le luci viene da lontano, precisamente da milioni di anni fa. La Luna era la fonte di luce notturna nel cielo, e insetti come le falene si sono evoluti usando i suoi raggi come guida negli spostamenti notturni. Per milioni di anni, si è trattato di un metodo efficace e affidabile, che mai sarebbe cambiato o mutato drasticamente. Fino all’avvento dell’uomo, dell’illuminazione pubblica e dell’elettricità. Le falene che vediamo svolazzare intorno alle luci, quindi, non sono attratte ma confuse.

Da questo punto di vista, ci sono semplici soluzioni che possono contribuire a mitigare gli effetti negativi che le luci artificiali hanno sulle falene. Se si puntano le luci verso il basso, per esempio, o si usano lampadine con angoli di emissione più ristretti è possibile ridurre l’effetto sugli insetti notturni. Inoltre, anche schermare le fonti luminose contribuisce a limitare questo problema.

La ricerca sulle falene attratte dalle luci: il futuro

La ricerca sulle falene attratte dalle luci: il futuro

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Il recente studio rappresenta soltanto la prima fase di un’indagine più ampia sugli effetti che la luce ha sugli insetti notturni. Sebbene siano necessari ulteriori approfondimenti, già in questa prima ricerca è possibile comprendere quanto è grande l’impatto delle attività umane sulla vita naturale. Spesso ne parliamo per i grandi ecosistemi e le specie più “notiziabili”, ma lo stesso vale anche per le falene e le popolazioni di insetti in aree urbane e non. Insomma, il modo con cui modifichiamo l’ambiente intorno a noi non influisce soltanto sulla nostra vita, e dovremmo tenerne conto. Per questa ragione, studiare meglio gli effetti delle luci artificiali sulla vita animale può aiutarci a scegliere le misure più efficaci per la protezione della biodiversità.