Le carte portolane medievali: l'accuratezza dei dettagli è ancora oggi sconcertante
Hai mai sentito parlare delle carte portolane? Si tratta delle prime mappe realistiche create dall'uomo, che hanno sconcertato gli esperti per anni. Conosciamo la loro storia.
La nascita delle carte portolane
anonymous, probably Genoan - Library of Congress/Wikimedia commons - Public Domain
Le mappe portolane, famose per essere molto accurate, comparvero per la prima volta nel XIII secolo, in seguito alla ripresa del commercio marittimo nel Mediterraneo, la quale permise di conoscere più a fondo la sua geografia. L'intensa e crescente attività portò alla necessità di creare carte per l'orientamento durante la navigazione, ma il primo passo fu quello di raccogliere le nuove informazioni all'interno di portolani, una sorta di liste che stimavano le distanze basandosi sulle direzioni indicate dalle bussole, annotando consigli e potenziali rischi sulla navigazione in determinate aree.
Successivamente, questi scritti iniziarono ad assumere una forma grafica, trasformandosi di fatto in una mappa meticolosa e segnando una vera e propria svolta storica. Da quel momento, infatti, il modo di percepire e organizzare lo spazio delle civiltà medievali venne rivoluzionato grazie a questi inediti strumenti di navigazione che si diffusero rapidamente, concentrandosi principalmente sul Mar Mediterraneo e il Mar Nero, dando inizio all'epoca delle grandi scoperte via mare. Non è noto chi realizzò la prima mappa portolana, anche se l'esemplare più antico rinvenuto è stato trovato a Pisa, Italia, e risale al 1290 circa.
Caratteristiche delle carte portolane medievali
Albino de Canepa/James Ford Bell Library- Wikimedia commons - Public Domain
Le carte portolane non sono di certo le uniche mappe antiche, ma si distinguono facilmente dalle altre per una precisa caratteristica: venivano disegnate al di sotto una peculiare rete di linee rosse, verdi e nere che stavano a indicare i trentadue venti o le direzioni indicate dalle bussole. Sotto queste righe tricolore, spicca il disegno cartografico particolarmente realistico, accompagnato da toponimi costieri. Solitamente, queste carte erano create presso laboratori specializzati ubicati nelle grandi Repubbliche Marinare di Venezia e Genova, ma anche a Maiorca, capitale delal marineria della Corona d'Aragona. Grazie a queste tre città, le mappe portolane in circolazione diventarono migliaia, vendute e trasportate dai marinai in luoghi remoti.
Dopo il loro utilizzo, durato fino al termine del XV secolo, molte di queste mappe di navigazione medievale andarono perdute e poco meno di duecento portolani sono giunti ai giorni nostri, molti dei quali non sono più integri. In ogni caso, si tratta di reperti che testimoniano non solo una grande svolta nella scoperta del nostro mondo, ma anche una vera e propria incognita sulla loro meticolosa realizzazione.
Quanto erano accurate le mappe portolane?
Wikimedia commons - Public Domain
Innanzitutto, un portolano autentico doveva essere obbligatoriamente disegnato a mano, solitamente su pergamena o pelle di animali come vitello, precedentemente trattata e sbiancata. Trattandosi di carte nautiche, i grafici di queste mappe si concentravano sulle rappresentazioni costiere e portuali, trascurando l'entroterra. Per questo motivo, in quasi tutti i portolani è presente la rosa dei venti, che indicava le otto direzioni di Tramontana, Greco/Grecale, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente e Maestrale. In seguito, queste direzioni sono state sostituite dai punti cardinali. Unendo questi punti, risultavano le tipiche linee chiamate rombi. Trattandosi di strumenti di orientamento durante il viaggio, una volta esaurito il loro scopo venivano gettate e, molto più frequentemente, finivano per rovinarsi durante la navigazione.
Tuttavia, quelli conservati fino a oggi stupiscono per i loro dettagli e decorazioni elaborate. Al di là della loro realizzazione complessa, che venne sostituita dalla cartografia stampata, i portolani non potevano essere accurati per accompagnare viaggi molto lunghi, dal momento che non prendevano in considerazione la curvatura e l'aspetto rotondo del globo e spesso si basavano su racconti mitologici riportati dai viaggiatori: il risultato era una combinazione di elementi reali e leggendari, che tuttavia hanno scortato i marinai per oltre quattro secoli, nel corso dei quali molti dettagli sono stati perfezionati.
E tu conoscevi le carte portolane del Tardo Medioevo?