Ecco perché i mirtilli ci sembrano blu, anche se non possiedono alcun pigmento di questo colore

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di Francesca Argentati

14 Febbraio 2024

Ecco perché i mirtilli ci sembrano blu, anche se non possiedono alcun pigmento di questo colore

Sapevi che i mirtilli, nonostante il loro colore evidente, non hanno alcun pigmento blu al loro interno? Proprio così. Cerchiamo di capire insieme il perché di questo curioso controsenso.

I mirtilli, piccole bacche "blu" amiche della salute

I mirtilli, piccole bacche "blu" amiche della salute

Pixabay

Il nome inglese dei mirtilli è "blueberries", ma nonostante questo non hanno nulla di blu, perlomeno nei loro pigmenti. Come è possibile? Esistono molte specie diverse di questi piccoli frutti dal sapore dolce e agrumato. Oltre a essere particolarmente gustosi, contengono nutrienti importanti per la salute, come le vitamine C e K, ma anche ossidanti preziosi quali gli antociani, che aiutano a contrastare i radicali liberi nel corpo, e fibre alimentari che favoriscono la salute digestiva. I suoi flavonoidi, inoltre, contribuiscono alla salute della vista e degli occhi. Insomma, queste piccole bacche preziose sono davvero portentose e possono essere consumate in molti modi, aggiungendole allo yogurt a colazione, usate per realizzare dolci e marmellate o persino aggiunte in insalate.

Che siano più grandi, come quelli americani, o più piccoli come nelle varianti europee, il colore dei mirtilli sembra essere un mistero. In realtà, tuttavia, la vera tonalità corrisponde al viola, sebbene i nostri occhi percepiscano questo colore come blu. Sono proprio i pigmenti antociani, infatti, a conferire il colore viola scuro e intenso ai mirtilli, assorbendo determinate lunghezze d'onda della luce, tra cui il giallo, l'arancione e il rosso. Ma perché li vediamo blu?

Ecco perché il colore dei mirtilli ci sembra blu: lo studio

Ecco perché il colore dei mirtilli ci sembra blu: lo studio

Science Advances

In ogni caso, il colore dipende anche dalla maturità stessa del mirtillo e dalla sua esposizione solare: quando è ancora acerbo, infatti, ha una tonalità verde e diventare rossastro quando è molto maturo. Fatto sta che i pigmenti della buccia del mirtillo sono rosso scuro e nemmeno la polpa contiene pigmenti blu. Uno studio ha approfondito la questione, scoprendo che sia mirtilli che prugne, uva dell'Oregon e altri frutti blu osservati al microscopio hanno questo colore per un motivo preciso, che riguarda delle piccolissime strutture esterne situate nel rivestimento di cera. Molte piante, infatti, sono rivestite da uno strato di cera epicuticolare molto sottile dalle diverse funzioni, che i ricercatori non hanno ancora completamente individuato. Tuttavia, una di queste sembra corrispondere a un'azione autopulente e idrofoba, ma non era chiaro in che modo questa struttura influenzasse la colorazione del frutto.

A quanto pare, vediamo i mirtilli di colore blu perché la cera che avvolge le bacche è formata da queste microstrutture disposte in modo casuale che interagiscono con la luce, diramando luce blu e UV. Rox Middleton, della Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Bristol, Inghilterra, e tra gli autori dello studio, ha spiegato: “Il blu dei mirtilli non può essere 'estratto' schiacciandolo, perché non si trova nel succo pigmentato che può essere spremuto dal frutto. Ecco perché sapevamo che doveva esserci qualcosa di strano nel colore. Quindi, abbiamo rimosso la cera e l'abbiamo ricristallizzata sul cartoncino e, così facendo, siamo stati in grado di creare un nuovissimo rivestimento blu-UV ."

Questo sottilissimo colorante di due micron circa ed è di un blu meno riflettente, ma evidente, e "dimostra che la natura si è evoluta per utilizzare un trucco davvero accurato, uno strato ultrasottile per un colorante importante".

Ricreato il rivestimento dei mirtilli in laboratorio:

Ricreato il rivestimento dei mirtilli in laboratorio:

Freepik

Il passo successivo del team sarà quello di cercare una soluzione più semplice per riprodurre questo rivestimento, con l'obiettivo di rendere possibile la realizzazione di una vernice o una plastica più ecologica in grado di riflettere raggi UV blu. "È stato davvero interessante scoprire che c'era un meccanismo di colorazione sconosciuto proprio sotto i nostri occhi, sui frutti popolari che coltiviamo e mangiamo continuamente" ha dichiarato la Middleton. “È stato ancora più emozionante poter riprodurre quel colore raccogliendo la cera per creare un nuovo rivestimento blu che nessuno aveva mai visto prima. Il nostro sogno è quello di costruire tutta la funzionalità di questa cera naturale in materiali ingegnerizzati artificialmente!”

Questo tipo di colorazione che imita il rivestimento responsabile del colore del mirtillo, inoltre, non macchia, il che lo rende ulteriormente interessante per future applicazioni. Strofinando la parte esterna di un mirtillo, spiega Middleton, è possibile vedere che lo strato inferiore è molto scuro. Durante l'esperimento in laboratorio, i ricercatori si sono resi conto che la cera sciolta nel cloroformio diventava trasparente, ma dopo essere stata disposta su un cartoncino di colore nero si ricristallizzava, assumendo nuovamente il colore blu.

Una scoperta che potrebbe anticipare interessanti progressi e che ci svela il piccolo, grande e curioso mistero che avvolge queste piccole bacche gustose e tutt'altro che blu.