I primati amano fare scherzi e prendersi in giro per gioco: proprio come gli umani

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di Gianmarco Bonomo

15 Febbraio 2024

I primati amano fare scherzi e prendersi in giro per gioco: proprio come gli umani

Nonostante la nostra evoluzione, ancora oggi abbiamo tantissime cose in comune con i nostri cugini primati. Certo, con loro condividiamo gran parte del nostro patrimonio genetico, ma non è tutto qui. Esseri umani e primati hanno in comune anche diversi aspetti sociali, come l’umorismo e la capacità di scherzare con i nostri simili. Ne parla un nuovo studio scientifico.

Cos’è davvero la capacità di scherzare?

Cos’è davvero la capacità di scherzare?

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A prima vista, può sembrare che la capacità di scherzare sia poco più che superficiale: a volte si ride insieme, a volte si ride da soli, e finisce lì. Ecco, in realtà scherzare è un’abilità che coinvolge abilità cognitive e sociali complesse. Innanzitutto, richiede una certa comprensione delle norme sociali e la capacità di mettersi nei panni degli altri. In secondo luogo, richiede una certa capacità di apprezzare la violazione delle aspettative. Per questo, è presente soltanto negli esseri umani, giusto?

Ecco, non proprio, come dimostrato da un recente studio. Il team di ricercatori ha infatti sviluppato un sistema per identificare le prese in giro giocose nelle grandi scimmie, ossia in scimpanzé e bonobo, orangutan e gorilla. Attraverso l’analisi dei video forniti da alcuni zoo, è stato possibile rilevare interazioni provocatorie e comportamenti ludici che mostrano incredibili somiglianze con il nostro modo di scherzare.

I primati scherzano e si prendono in giro

I primati scherzano e si prendono in giro

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Immaginare un bambino che fa una smorfia a un altro, e l’altro che risponde facendogli il verso, è abbastanza comune. Scherzare fa parte delle nostre interazioni sociali sin dall’infanzia: si tratta di comportamenti che non sono casuali, ma rappresentano segnali di una capacità cognitiva più profonda. E se a scherzare fossero due orangutan, o due gorilla? Si sono trovati davanti a questa eventualità i ricercatori delle Università di Los Angeles e San Diego.

Questa capacità di prendersi in giro in modo giocoso suggerisce che le grandi scimmie, i nostri parenti più stretti nel regno animale, possano condividere con noi molte capacità cognitive. Lo studio ha infatti analizzato i video di varie interazioni sociali fra scimmie, osservando come queste ultime si prendano in giro. Secondo i ricercatori, questo tipo di umorismo non è quindi una caratteristica tipicamente umana ma un aspetto che descrive tanto noi quanto le grandi scimmie.

Quando abbiamo iniziato a scherzare?

Quando abbiamo iniziato a scherzare?

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Il che ci porta a riflettere su quando abbiamo iniziato a scherzare. Il fatto che queste dinamiche sociali siano presenti anche nei nostri parenti più prossimi fa supporre che le basi dello scherzo possano risalire al nostro ultimo antenato comune. Beninteso, scherzare e prendersi in giro potrebbe ipoteticamente anche essersi sviluppato in modo indipendente, ma avrebbe dovuto farlo in diverse specie. Per questa ragione, i ricercatori ritengono che la capacità di scherzare si sia originata molto tempo fa. Ma quando? Secondo Isabelle Laumer, una delle autrici dello studio:

Da un punto di vista evolutivo, la presenza di prese in giro giocose in tutte e quattro le grandi scimmie e le sue somiglianze con le prese in giro e gli scherzi giocosi nei neonati umani suggeriscono che la presa in giro giocosa e i suoi prerequisiti cognitivi potrebbero essere stati presenti nel nostro ultimo antenato comune, almeno 13 milioni di anni fa.

Si tratta di una scoperta che, se confermata da ulteriori studi, potrebbe riscrivere in parte la storia della cognizione. Rispondere alla domanda “quando abbiamo iniziato a scherzare?” potrebbe quindi aiutarci a rispondere anche ad altre domande. Quando abbiamo iniziato ad essere coscienti? Quando siamo andati oltre l’istinto? Da dove veniamo? Domande semplici, insomma, su cui non bisogna scherzare. O forse sì?