Non abbiamo dato importanza a una parte del cervello piccolissima": ricopre un ruolo fondamentale
Gli esseri umani sono macchine incredibilmente complesse e, nonostante tutti i risultati ottenuti fino a oggi, c’è ancora tantissimo spazio per scoperte rivoluzionarie. Proprio di recente i ricercatori hanno scoperto che una piccola area del nostro cervello, rimasta intatta nell’evoluzione della nostra specie, è più importante di quanto pensassimo per la nostra capacità di vedere. Scopriamo insieme perché!
Come funziona la visione
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Quando osserviamo qualcosa, siamo in grado di distinguere gli oggetti in primo piano dallo sfondo o comunque su diversi livelli di profondità. Quella che per noi è un’operazione semplice, quasi immediata, per il nostro cervello è un’attività estremamente complessa. La comunità scientifica ha sempre pensato che questo processo coinvolgesse soltanto la corteccia visiva, ma non è propriamente così.
Ci sono altri animali in cui la corteccia visiva non è molto sviluppata o addirittura è assente: come fanno a percepire le figure in primo piano e quelle sullo sfondo? La domanda è meno banale di quanto possa sembrare: la capacità di valutare gli oggetti può fare la differenza fra una minaccia e una preda, fra uno sfondo inerte e qualcosa di cui preoccuparsi. Insomma, con la visione è in gioco la sopravvivenza stessa dell’individuo. Per trovare una risposta alla questione, un team di ricercatori nederlandesi ha studiato il collicolo superiore, struttura antica conservata attraverso l’evoluzione.
La funzione del collicolo superiore
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In uno studio pubblicato su eLife nella sezione dedicata alle Neuroscienze, i ricercatori hanno innanzitutto riconosciuto come il collicolo superiore possa presentare differenze significative fra specie e specie. Per esempio, nei topi si presenta una configurazione simile a quella degli esseri umani: la visione dispone di due sistemi paralleli, corteccia visiva e collicolo superiore. I neuroscienziati hanno quindi cercato di capire quanto è importante il ruolo del collicolo superiore.
I topi sono stati infatti addestrati a distinguere le figure dallo sfondo, leccando a sinistra o a destra a seconda del livello di comparsa delle figure. In seguito, i ricercatori hanno usato l’optogenetica per disattivare il collicolo superiore, attendendosi una qualche differenza nelle capacità visive dei roditori. Differenza che si è avverata anche in misura maggiore rispetto alle attese, dimostrando che il collicolo superiore è molto più importante di quanto si pensi nella visione.
Il collicolo superiore negli esseri umani
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Ovviamente, non ci si può accontentare di un primo studio condotto sui topi per arrivare a conclusioni certe e definitive. Ciononostante, non si può nemmeno ignorare il potenziale ruolo che il collicolo superiore gioca nella nostra capacità di distinguere le figure dallo sfondo. Questo organo, delle dimensioni di un pisello, è rimasto praticamente inalterato durante la nostra evoluzione, e la risposta potrebbe risiedere nella sua importanza.
Sebbene la corteccia visiva umana sia più sviluppata, i risultati del team nederlandese suggeriscono come il nostro cervello sia molto più complesso rispetto a quanto si ritiene. La capacità di distinguere gli oggetti a vari livelli di profondità è essenziale per la nostra sopravvivenza anche oggi, nella vita quotidiana, e capire perché avviene ha una grande importanza. Anche se dipende da un piccolo organo quasi sconosciuto.
https://elifesciences.org/articles/83708
https://www.sciencedaily.com/releases/2024/01/240129122354.htm