Gli specchi non riflettono la vera immagine di una persona: cosa c’è dietro?
Gli specchi sono strumenti molto particolari: riflettono la luce e quindi anche la nostra immagine, dandoci un duplicato perfetto della nostra immagine, giusto? Ecco, non proprio: basta guardarsi allo specchio e fare una foto con la fotocamera per rendersi conto di come i risultati possano essere diversi. Ma perché succede questo e qual è la versione giusta? In che modo lo specchio altera la nostra immagine in modi che neanche, beh, immaginiamo? Scopriamolo insieme!
La vera immagine allo specchio
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La percezione della nostra immagine allo specchio ha molto a che fare con la nostra percezione in generale, che sia di noi stessi o dell’ambiente circostante. È ormai assodato che gli esseri umani tendono a preferire ciò che reputano familiare e a reagire con disagio di fronte alle novità. Di conseguenza, siamo sempre abituati a vedere la nostra immagine allo specchio e meno a vederla in altri contesti, come per esempio la foto scattata da uno smartphone o da una fotocamera. D’altronde, alzi la mano chi non ha mai pensato di non essere poi così fotogenico.
La bellezza fisica c’entra poco, ma di certo si lega a una percezione sociale di noi stessi. Guardandoci allo specchio una persona finisce per abituarsi a una certa immagine di sé: qualsiasi immagine “nuova” è automaticamente percepita come negativa. Insomma, lo specchio offre un riflesso parziale mediato da illuminazione, angolazione, percezione sociale e confronto con altri mezzi.
La vera immagine alla fotocamera
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E per quanto riguarda la fotocamera? Anche in questo caso le cose non sono così semplici come le si vorrebbe. Una fotografia cattura il nostro viso in modo oggettivo, come se fosse uno specchio, no? No, assolutamente no. Se lo specchio gioca con la nostra percezione, l’angolazione e l’illuminazione, una fotocamera aggiunge anche il tipo di obiettivo, la distanza, i filtri applicati, le manipolazioni del software, l’intelligenza artificiale. E così via.
In più, vedere una fotografia di tanto in tanto fa emergere le discrepanze con l’immagine di noi che ricordiamo dallo specchio, e alla quale siamo abituati giorno dopo giorno. Per trovare una certa somiglianza, basta anche capovolgere la foto: molti smartphone permettono di scattare con la modalità specchio attivata, per esempio. Si tratta di stratagemmi che cercano di colmare la distanza fra la nostra percezione e l’immagine che diamo alla società. Non un compito semplice.
Ma quindi gli specchi barano?
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Oltre alle differenze che abbiamo visto, e che riguardano tanto la percezione sociale quanto le tecnologie impiegate, gli specchi possono anche barare. Come abbiamo visto, nessuno specchio o fotocamera riflette un’immagine che sia la nostra in modo preciso. Alcuni specchi tendono però ad avvantaggiarsi di questa distorsione della realtà, con stratagemmi che vogliono darci un’immagine migliore di noi stessi. Per esempio:
- specchiarsi con una luce soffusa rende la pelle più liscia e accentua le forme del corpo, rendendoci più piacevoli ai nostri occhi;
- uno specchio che ha una leggera concavità fa apparire il nostro corpo più snello di quanto non sia in realtà;
- uno specchio leggermente inclinato rende la parte superiore del corpo più grande di quella inferiore.
In conclusione, è importante ricordare che uno specchio non darà mai l’esatta immagine di noi, che sfrutti stratagemmi o meno. Chiunque ci percepisce in modo diverso a seconda delle proprie parzialità, e lo stesso vale per noi stessi. D’altronde, l’importante è accettarsi con le proprie imperfezioni e la propria unicità, a prescindere dalle foto e dai riflessi che vediamo in giro.