Sui social torna in voga la citazione di un famoso filosofo: "ecco il segnale che mostra che tu sei un genio"
C’è sempre stata una certa aura di mistero intorno al concetto di genio. Alcuni credono che geni si nasce, mentre per altri è necessario duro lavoro, applicazione e pratica costante. Ma da dove viene davvero la genialità di alcune persone e come fare a riconoscerle? Nel corso dei secoli le risposte sono state davvero tante, ma la questione ha continuato ad affascinare le persone, fino a sbarcare anche sui social.
Alla ricerca del concetto di genio: oltre il QI
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Del concetto di genio si parla da tantissimo tempo, e a un certo punto si è anche tentato di individuarne le caratteristiche mediante misurazioni “oggettive”. All’inizio del ventesimo secolo, Alfred Binet ha introdotto quello che sarebbe diventato il test del quoziente intellettivo. Certo, secondo Binet il test serviva per identificare gli studenti che richiedevano supporto scolastico, ma negli anni la sua funzione è stata distorta e asservita all’idea che l’intelligenza e il genio siano misurabili e individuabili.
Se la storia ha dimostrato l’infondatezza e l’inutilità dei test del QI, anche alcuni individui considerati geni hanno provato come il quoziente intellettivo abbia poco a che fare con la genialità. Secondo molti, diventare un genio ha molto più a che fare con una perseverante ricerca di eccellenza, condita da una grande dose di passione e determinazione. Studio e pratica costante, d’altronde, possono effettivamente modellare il cervello, potenziare la memoria e migliorare le connessioni nervose. Ma basta questo?
Identikit del genio moderno
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Oggi quindi un genio non è soltanto un individuo con capacità superiori, ma anche una persona che ha vissuto un’esperienza di vita unica, non sempre in positivo. A voler fare un identikit del genio moderno, si tratta di individui che spesso si sentono estranei fra le altre persone e hanno una mente sempre attiva. Sono sempre alla ricerca di perfezione e conoscenza e, sebbene possano apparentemente sembrare pigri, sono estremamente attivi con la mente. Di conseguenza, l’interazione con una persona che presenta i tratti di un genio, al di là del quoziente intellettivo, non è sempre semplice. Al contrario, può essere molto impegnativa per l’uno e per l’altro, come dimostrano le vite di geni che tutti conosciamo come Albert Einstein.
Si può riconoscere il genio?
Come dicevamo in introduzione, la questione se sia possibile riconoscere il genio è sbarcata anche sui social network. Ne parla per esempio il filosofo Juan de Medeiros in un video diventato virale dove si parte da alcune affermazioni di Arthur Schopenhauer. Come riporta de Medeiros, infatti, il talento permette di colpire un bersaglio che nessun altro può colpire. Al contrario, il genio permette di colpire un bersaglio che nessun altro può vedere. Al di là della citazione, quindi, la genialità è la capacità di vedere quello che gli altri non vedono.
A oggi, possiamo dire che essere un genio vuol dire dover trovare un equilibrio fra talento innato, impegno incrollabile e una visione audace del mondo. Non si tratta quindi soltanto di eredità genetica o di punteggi elevati nei test, che lasciano il tempo che trovano, quando di una determinazione implacabile a raggiungere l’eccellenza. Aspetto che non è da tutti.