Il motivo per cui i semi dell'avocado hanno dimensioni enormi rispetto a quelle di altri frutti
L'avocado è un frutto esotico molto apprezzato e dalle grandi proprietà, ma con una curiosa particolarità: i suoi semi sembrano esageratamente grandi rispetto agli altri. Come mai?
Caratteristiche dell'avocado, frutto esotico americano
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L'avocado è un frutto tropicale, tipico dell'America centromeridionale, ma viene coltivato e assaporato in diverse aree del mondo il cui clima lo rende possibile. La buccia ruvida di colore verde scuro racchiude una polpa di un verde più chiaro, dalla consistenza cremosa, simile al burro, e dal sapore estremamente delicato. Il suo consumo dovrebbe tenere conto dell'elevata quantità di calorie, ma anche degli importanti nutrienti che contiene, come vitamine K, C, E e B, fibre, antiossidanti, potassio e grassi sani.
In cucina può essere usato per condire insalate, consumato da solo come parte finale di un pasto o spalmato su una fetta di pane come snack veloce e nutriente. Tuttavia, oltre alla salutare polpa, una volta tagliato e aperto mostra anche un seme di dimensioni sconcertanti, molto più grande rispetto agli altri frutti. Perché?
Si sa che i semi, in natura, hanno l'obiettivo di essere trasportati dal vento piuttosto che dagli animali, in modo da finire nuovamente nel terreno per produrre nuovi alberi e frutti. Quelli di avocado, però, sembrano non prestarsi a questo obiettivo, essendo troppo grandi e pesanti. Qual è il vero motivo, dunque?
L'avocado era nella dieta del bradipo gigante, oggi estinto
Nobu Tamura/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0
In realtà, i semi di avocado sono così grandi perché, in un passato molto remoto, avevano il ruolo di alimento principale di una creatura ormai estinta. Si tratta del bradipo gigante, che abitava il sud America oltre 12.000 anni fa. Sia il frutto che l'animale si sono evoluti contemporaneamente, quando queste creature erbivore delle specie Lestodon o Megatherium raggiunsero una grandezza che sfiorava quella degli elefanti.
Queste dimensioni li rendevano in grado di ingurgitare gli avocado, semi interi compresi, che viaggiavano attraverso l'organismo protetti dalla polpa, senza creare alcun problema a queste enormi creature. La presenza di animali giganti in molti continenti ha contribuito a condizionare l'ambiente e la natura che li circondava, portando anche allo sviluppo di frutta adatta al loro nutrimento e alla loro digestione. Per questo motivo gli avocado aumentarono le proprie dimensioni, soddisfacendo le esigenze alimentari di questi grandi animali e affidando ad essi la propria "riproduzione". Naturalmente, infatti, i grossi mammiferi ne hanno trasportato i semi, favorendone la diffusione.
Cosa accadde agli avocado dopo l'estinzione del bradipo gigante?
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L'avocado, dunque, così come altri antichi frutti giganti, era il pasto ideale per animali enormi ed erbivori. Tuttavia, a un certo punto i bradipi giganti si estinsero, probabilmente a causa della predazione subita da altri animali provenienti dal Nord America. A quel punto, cosa accadde alle piante e ai frutti che si erano sviluppati proprio per adattarsi alla dieta di queste creature?
Nessuno si occupava più di trasportare e spargere i loro semi e molte sono state dimenticata a se stesse, come la pianta del caffè del Kentucky, i cui frutti non sono particolarmente appetitosi, oltre a contenere sostanze nocive per molti animali moderni. L'avocado, invece, non era interessante soltanto per i grandi erbivori, ma anche per le persone, che hanno "preso in carico" la sua coltivazione e diffusione nel mondo, sebbene i suoi semi abbiano conservato le stesse dimensioni di migliaia di anni fa per il sostentamento della megafauna.
Conoscevi la storia dell'avocado e dei suoi semi incredibilmente grandi?