Fare "gossip" non è sempre un male: un nuovo studio svela gli aspetti positivi dei pettegolezzi
Parlare alle spalle di chi non è presente è davvero da considerarsi una pratica da biasimare? Una ricerca ha evidenziato alcuni aspetti inesplorati e inaspettati di questa abitudine. Ecco cosa è emerso.
Il pettegolezzo al centro del legame tra gruppi umani
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Nell'opinione collettiva, l'atto di "sparlare" di persone che non sono presenti è considerato piuttosto antipatico: spettegolare non è certo tra le pratiche sociali più elogiate, eppure nessuno può negare di averlo fatto, almeno di tanto in tanto. Al di là dell'aspetto moralmente criticabile della questione, un nuovo studio svolto dai ricercatori dell’Università del Maryland e della Stanford University sembra riabilitarne la reputazione, almeno sotto alcuni punti di vista.
Fare "gossip" su qualcuno che non può ascoltarci potrebbe infatti favorire le interazioni sociali, secondo gli autori. "Dalle città mesopotamiche alle nazioni industrializzate, il pettegolezzo è stato al centro del legame tra i gruppi umani. Eppure l’evoluzione del gossip resta un enigma: qui sosteniamo che accada perché la diffusione della reputazione degli individui induce le persone a cooperare con coloro che spettegolano. Di conseguenza, i pettegolezzi proliferano e sostengono il sistema di reputazione e cooperazione" si legge nell'introduzione allo studio.
L'onnipresenza del gossip nella società umana: perché?
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Secondo i ricercatori, il pettegolezzo è onnipresente nelle varie società umane. Lo studio, nell'ottica della psicologia sociale, sostiene che "l’evoluzione del gossip sia la conseguenza congiunta delle sue funzioni di diffusione della reputazione e di deterrenza dell’egoismo." Attraverso una simulazione computerizzata dell'interazione sociale, gli autori hanno esplorato il modo in cui il pettegolezzo è diventato una pratica comune che va al di là di aspetti quali età, cultura, stato sociale e genere.
Dana Nau, ex professoressa del Dipartimento di Informatica e Istituto per la Ricerca sui Sistemi dell'UMD e tra gli autori del progetto, ha spiegato: "Quando le persone sono interessate a sapere se qualcuno è una brava persona con cui interagire, ottenere informazioni dai pettegolezzi, supponendo che siano oneste, può essere una cosa molto utile per loro." Xinyue Pan, autore principale della ricerca, ha aggiunto: "Uno studio precedente mostra che, in media, una persona trascorre un'ora al giorno a parlare degli altri, quindi questo sottrae molto tempo alla nostra vita quotidiana. Ecco perché è importante studiarlo.”
L'utilità del pettegolezzo come strategia adattiva
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Sebbene altre teorie avessero già stabilito che il gossip favorisse la cooperazione tra gruppi, non erano ancora chiari i vantaggi che i singoli individui possono trarre dai pettegolezzi e perché ne fossero così interessati. Nel modello evolutivo della teoria dei giochi, il team ha osservato i processi decisionali dei soggetti virtuali e il modo in cui interagivano tra loro per ottenere ricompense tramite strategie diverse: avrebbero usato il gossip per tutelarsi o per avere un tornaconto personale? Avrebbero preso parte al pettegolezzo? Avrebbero cambiato comportamento dopo aver ottenuto le informazioni derivate dal gossip?
I risultati hanno rivelato che il 90% degli agenti virtuali avevano preso parte al gossip, diventando pettegoli a loro volta. Secondo gli autori, ciò accade per evitare di diventarne vittime e per ricevere una ricompensa. "Il fatto di spettegolare fornisce un vantaggio, perché ispira gli altri a spettegolare vedendo che questo offre una ricompensa. Se le persone sanno che fai gossip, è più probabile che collaborino con te."
In definitiva, i pettegoli deterrebbero un vantaggio a livello evolutivo per la capacità di influenzare gli altri e favorire la cooperazione, oltre a fornire informazioni utili. Il gossip, sia positivo che negativo, sembra quindi essere funzionale: che ne pensi?
