Il periodo della Quaresima: cos'è, quando ha inizio e cosa rappresenta questo momento dell'anno
Sappiamo che la Pasqua è preceduta dal periodo conosciuto come Quaresima, ma qual è il suo significato, cosa rappresenta e in cosa consiste per i cristiani? Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Il significato della Quaresima che precede la Pasqua
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Come suggerisce il nome stesso, la Quaresima ha una durata di sei settimane, ovvero quaranta giorni, dedicati al digiuno, all'offerte e alla preghiera, che hanno inizio il Mercoledì delle Ceneri e terminano al tramonto del Giovedì Santo. Questo periodo è volto a prepararsi ad accogliere la Pasqua, che celebra la Resurrezione di Cristo. I fedeli sono chiamati a leggere le Sacre Scritture e a mettere in pratica i loro insegnamenti, rinunciando al lusso e all'abbondanza del cibo, senza astenersi dall'elemosina e dalla condivisione dei propri averi.
Insomma, un vero e proprio percorso spirituale per connettersi alla fede. La tradizione vuole che, durante i venerdì della Quaresima, ci si astenga dal consumo di carne, ma l'autocontrollo riguardo all'alimentazione è previsto per l'intero periodo religioso. Per i cristiani si tratta di uno dei momenti più importanti dell'anno, insieme all'Avvento, che precede l'arrivo del Natale e la nascita di Cristo. L'Avvento, tuttavia, è vissuto con una sensazione di emozionante attesa, mentre la Quaresima incarna un sentimento di preparazione e rinuncia.
Quando inizia e finisce la Quaresima, tra digiuno e preghiera
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Il giorno in cui inizia la Quaresima non è lo stesso ogni anno: dal momento che si basa sul calendario liturgico, la data esatta è soggetta a modifiche. Ha inizio il giorno dopo il Martedì Grasso, che è sempre 46 giorni prima della Domenica di Pasqua. Chi osserva più rigorosamente la Quaresima, inizia la pratica del digiuno e della preghiera fino al giorno di Pasqua. I meno praticanti potrebbero ricorrere ad altri tipi di rinunce, escludendo piccoli peccati di gola come cioccolata, dolciumi o altri piatti preferiti, ma anche abitudini personali come il fumo, piuttosto che lo shopping, guardare la TV o altro.
Si tratta dunque di veri e propri "fioretti" personalizzati, che celebrano in modo individuale questo sacro periodo dell'anno e che non possono non coinvolgere l'aiuto verso il prossimo e piccoli atti di generosità. Durante la domenica, si sostituisce il digiuno e la rinuncia con la celebrazione della Risurrezione, che avviene proprio in questo giorno della settimana.
Dal Martedì Grasso al Venerdì Santo
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Tutto ha inizio, dunque, dopo il Martedì Grasso, che deriva dalla parola "shrive", assolvere. Nella tradizione religiosa, questo giorno era dedicato all'autoanalisi spirituale, durante la quale i cristiani riflettevano sui propri peccati e sui cambiamenti positivi da apportare durante la Quaresima. Nei secoli scorsi i fedeli eliminavano dalle proprie case gli alimenti a cui avrebbero rinunciato in virtù della Quaresima, ovvero carne, uova, pesce, latte, zucchero e grassi. A questo punto, è facile intuire perché il Martedì si definisca Grasso: era l'ultimo giorno per assaporare questi alimenti e concedersi dei pasti abbondanti, che nel tempo si è trasformato nel Carnevale in diverse parti del mondo.
Per quanto riguarda invece il Mercoledì delle Ceneri, prende il nome dall'usanza di benedire le ceneri prodotte dalla combustione dei rami delle palme, o delle croci realizzate con le sue foglie. Queste venivano poi applicate sulla fronte dei cristiani per simboleggiare l'inizio del digiuno. Gli ultimi sette giorni della Quaresima vengono definiti Settimana Santa, che culminano nella Domenica delle Palme, la quale festeggia l'arrivo di Gesù a Gerusalemme con processioni e distribuzione di croci di palma. Durante questa settimana, si susseguono giornate cruciali: nel Mercoledì si commemora il tradimento di Giuda, il Giovedì ricorda l'Ultima Cena, mentre il Venerdì onora Gesù sulla Croce, in attesa della sua resurrezione nel giorno di Pasqua.
E tu come vivi la Quaresima?