Traccia delle lettere su un mazzo di carte ma è quando le mischia che le persone rimangono confuse

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di Gianmarco Bonomo

26 Febbraio 2024

Traccia delle lettere su un mazzo di carte ma è quando le mischia che le persone rimangono confuse

I giochi con le carte sono sempre affascinanti da vedere, soprattutto dal vivo, in una situazione in cui si fa fatica a credere ai propri occhi. D’altronde, una spiegazione c’è sempre anche se non la conosciamo, come con tutti i giochi di prestigio. I social media hanno permesso un’ulteriore diffusione di questi trucchi di “magia” che, partendo da presupposti semplici, finiscono per stupire tutti. Uno degli esempi più incredibili e virali è Unshuffled, un trucco che permette di riportare le carte nel loro ordine originale facendo uso del faro shuffle. Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è il faro shuffle e perché è fondamentale nei giochi con le carte

Cos’è il faro shuffle e perché è fondamentale nei giochi con le carte

Pexels

Conosciuto anche come mescolamento a trama, il faro shuffle è una tecnica al tempo stesso utile e affascinante. Si tratta di un metodo per mescolare le carte che richiede di dividere il mazzo in due metà uguali e di incastrare queste due metà in modo perfetto. Per queste sue caratteristiche, il faro shuffle è:

  • efficace, dal momento che distribuisce le carte in modo casuale e uniforme;
  • difficile da tracciare, dal momento che il mescolamento rende più difficile tracciare dove sono specifiche carte;
  • di sicuro effetto scenico, grazie alla fluidità e alla precisione che lo rendono uno spettacolo visivo.

Ovviamente, imparare bene il faro shuffle richiede pazienza e dedizione, ma per chi riesce a padroneggiarlo può anche usarlo nei trucchi di prestidigitazione. Ma cosa ha a che fare il mescolamento a trama con il trucco mostrato in un video virale su Instagram?

Tutto, e niente.

Unshuffled, il trucco con le carte che ha reso virale un video su Instagram

Unshuffled, il trucco con le carte che ha reso virale un video su Instagram

seattlemagician/Instagram

Per capire perché il faro shuffle è così importante, basta capire il video condiviso da seattlemagician su Instagram. Il prestigiatore prova ad eseguire il numero creato più di 30 anni fa da Paul Gertner e che ha ingannato praticamente chiunque.

Dopo aver mostrato i segni in apparenza incomprensibili sul lato delle carte, il prestigiatore procede ad eseguire il primo faro shuffle. Il risultato è che quei segni diventano quattro scritte uguali una sopra l’altra. Un altro faro shuffle eseguito, e adesso le scritte sono soltanto due, mentre con un terzo faro shuffle sui lati delle carte c’è una grande scritta “Unshuffled”, ossia “non mescolato”. E in effetti le carte sono ordinate per seme e per numero: com’è possibile? Lo stesso seattlemagician assicura che non si tratta di un editing particolare del video o di altri trucchetti di postproduzione: è tutto vero.

Ma lo è davvero?

I dubbi nei commenti: “il video è in reverse” e “c’è troppo editing”

Diventato virale in pochissimo tempo, e per delle ottime ragioni, il video del prestigiatore che esegue Unshuffled è di sicuro impatto. La pensano allo stesso modo i commentatori che, a migliaia, hanno espresso stupore, meraviglia, diffidenza, e così via. Alcuni hanno pensato che il video fosse riprodotto al contrario, ma ci sarebbero alcuni passaggi semplicemente impossibili da rendere in reverse. Altri hanno additato editing e postproduzione, ma anche in questo caso non hanno indovinato. Peraltro, sul web ci sono tanti altri prestigiatori che eseguono questo numero sviluppato da Paul Gertner, e lui stesso lo mostra in alcuni video. Forse un utente si avvicina quando scrive:

La magia delle carte è progettata intenzionalmente per manipolarti e farti pensare al trucco. Niente di ciò che il prestigiatore fa è involontario, ma frutto di una pratica continua per creare un risultato sorprendente.

La verità è che Unshuffled di Paul Gertner si propone come un trucco di magia e illuzione quando in realtà è un’incredibile dimostrazione di maestria con le mani e con le carte. E forse è proprio questa la sua più grande illusione.