"Vivo in Giappone da 10 anni e queste sono le 5 cose da non fare e perché"
Il Giappone è una terra affascinante la cui cultura è apprezzata in tutto il mondo. Allo stesso tempo, è ricca di usanze e tradizioni che possono sembrare strane o bizzarre agli occhi di uno straniero. Un recente video mostra questa diversità culturale parlando delle cose da non fare in Giappone. E se alcune sono anche comprensibili, altre ci fanno capire quanta importanza la società giapponese sappia dare al rispetto dell’altro.
Vivere da straniero in Giappone
Abroad in Japan/Youtube
A parlare delle azioni quotidiane che per noi possono essere normali, ma che in Giappone è meglio non fare, è Chris Broad dal suo canale Youtube Abroad in Japan. Youtuber, regista, autore ed ex insegnante di lingua inglese, Chris si è innamorato della cultura giapponese e ormai vive da più di 10 anni nel paese del sol levante.
Oltre ad essere un riuscito gioco di parole, il canale Abroad in Japan è una finestra sulla cultura giapponese da parte di un occidentale che però vive a Tokyo. Fra contenuti diversi come vlog, documentari, recensioni culinarie e approfondimenti culturali, Chris mostra il Giappone da una prospettiva unica. Esatto, anche quando parla delle cose che non bisogna mai fare. Vediamo quali sono!
Le cose da non fare in Giappone
Abroad in Japan/Youtube
Quando si parla di cultura giapponese sappiamo già le differenze possono essere sostanziali da ciò a cui siamo abituati. Ciononostante, ci sono azioni da evitare che potrebbero sfidare qualsiasi senso logico, agli occhi degli stranieri. Eppure, un senso c’è e ha a che fare direttamente con la natura della società giapponese. Vediamo allora quali sono le cose da non fare in Giappone secondo Chris Broad:
- mangiare e bere mentre si cammina, che viene considerato maleducato e poco rispettoso nei confronti degli altri;
- non togliersi le scarpe prima di entrare in una casa giapponese o in alcuni luoghi come i tempi, segno di mancanza di rispetto e pulizia;
- usare il telefono sui mezzi pubblici, un’azione quotidiana apparentemente normale ma che in Giappone è considerata scortese perché può disturbare gli altri passeggeri;
- soffiarsi il naso in pubblico, abitudine considerata poco igienica e poco rispettosa per gli altri;
- cercare il contatto fisico, con strette di mano, abbracci e baci che in alcune culture europee sono considerati normali.
Oltre a queste, ci sono tante altre norme non scritte che fanno parte del tessuto culturale giapponese. Per esempio, quando si è a piedi è bene evitare di attraversare la strada con il rosso anche se non ci sono auto. E la ragione è sempre la stessa.
Perché alcune cose non si possono fare in Giappone?
Ora, non è che qualcuno le vieti, ma si tratta di comportamenti sanzionati negativamente dal punto di vista dell’accettazione sociale e culturale. A voler ben vedere, tutte le “regole” che abbiamo visto hanno un aspetto molto importante in comune: il rispetto per la persona e per i suoi spazi. Azioni come soffiarsi il naso, mangiare mentre si cammina, usare il telefono sui mezzi pubblici vengono considerate maleducate e irrispettose verso gli altri.
Allo stesso tempo, il rispetto per l’etichetta e l’etica lavorativa si traduce in comportamenti che possono anche apparire assurdi ad alcuni. Negli Stati Uniti, per esempio, è obbligatorio lasciare le mance al personale che lavora nei ristoranti, un po’ per sopperire ai salari e un po’ per cultura. In Giappone è “vietato” e il personale lavorativo sarà portato a rifiutare una mancia perché “servire” è un onore, proprio perché è un lavoro.
Rispettare le usanze e le norme sociali locali è importante e può contribuire a immergersi completamente nell’esperienza giapponese, oltre a creare ricordi indelebili del viaggio in Giappone. In fondo, basta iniziare a guardare le interazioni dal punto di vista del rispetto verso l’altro. Facile, no?