È vero che le coppie si somigliano col tempo? Uno studio trova la risposta definitiva
Secondo un luogo comune particolarmente diffuso, due persone che stanno insieme da anni iniziano a somigliarsi. Non si tratterebbe soltanto di una somiglianza dal punto di vista dei comportamenti o degli atteggiamenti, ma anche di una somiglianza fisica. Cosa c’è di vero? Una ricerca recente sembra aver trovato finalmente una risposta: vediamo qual è!
Il primo studio del 1987: le coppie tendono a somigliarsi con il tempo
Un primo tentativo di trovare una spiegazione scientifica al luogo comune secondo cui i membri di una coppia tendono a somigliarsi con il tempo viene dal 1987. Lo studio, condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Michigan, aveva confrontato le fotografie di diverse coppie scattate al matrimonio e dopo 25 anni, con dei risultati inaspettati.
Infatti, si poteva riscontrare un aumento di somiglianza apparente dopo 25 anni di convivenza, un aumento legato anche a una maggiore felicità matrimoniale. Per spiegare lo strano fenomeno, i ricercatori avevano parlato anche di efferenza emotiva, un fenomeno per cui le emozioni possono influenzare la muscolatura facciale nel tempo. Di conseguenza, due persone che stanno insieme per così tanto tempo potrebbero finire per assomigliarsi.
Il nuovo studio mette in dubbio il vecchio
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Uno degli aspetti più interessanti della scienza, oltre al principio di falsificabilità e al metodo scientifico, riguarda la possibilità di ripetere gli esperimenti del passato con le strumentazioni avanzate del presente. Alcuni ricercatori dell’Università di Stanford hanno pertanto voluto mettere in discussione lo studio del 1987 conducendo un esperimento su scala più ampia e con strumenti più sofisticati. E anche in questo caso, i risultati sono stati sorprendenti.
In effetti, questa volta i ricercatori hanno analizzato le foto di 517 coppie sposate sia al momento del matrimonio sia diversi anni dopo, in alcuni casi anche 69 anni dopo il matrimonio. Per farlo, tuttavia, non sono stati coinvolti soltanto giudici umani ma anche un algoritmo di riconoscimento facciale. D’altronde, se abbiamo accesso a tecnologie più sofisticate, è bene impiegarle così da confermare o confutare l’ipotesi del 1987.
Davvero i membri di una coppia tendono a somigliarsi con il tempo?
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In breve, no. Ma ovviamente le cose non sono così semplici. I ricercatori hanno infatti confermato che, con il tempo e la convivenza, i membri di una coppia non tendono a somigliarsi. Anzi, talvolta sembra accadere proprio l’opposto: con il tempo i loro volti diventano più dissimili. Com’è possibile?
Secondo lo studio, il problema sta a monte: le persone tendono a scegliere partner che somigliano a loro, un fenomeno chiamato omogamia. In pratica, le coppie hanno caratteristiche facciali simili fin dall’inizio: in alcuni casi possono permanere nel tempo, in altri si differenzieranno. La scala più vasta della ricerca ha permesso di notare questo piccolo scarto che, nel 1987, era semplicemente impossibile da rilevare.
Ciò vuol dire che una persona è molto più attenta, statisticamente, a scegliere un partner che abbia dei tratti del volto simili, piuttosto che diversi. La somiglianza quindi non interviene nel tempo ma rappresenta una delle variabili in gioco durante la scelta del proprio partner. Anche se non ne siamo consapevoli.
https://www.nature.com/articles/s41598-020-73971-8
https://link.springer.com/article/10.1007/BF00992848
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