Nell’Oceano Pacifico c’è un’isola abitata da “vichinghi” con gli occhi verdi e la pelle chiara: chi sono?

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di Gianmarco Bonomo

01 Aprile 2024

Nell’Oceano Pacifico c’è un’isola abitata da “vichinghi” con gli occhi verdi e la pelle chiara: chi sono?

Quando si pensa a un’isola dell’Oceano Pacifico non si può fare a meno dei luoghi comuni: mare azzurro, relax in spiaggia, attività turistiche… e vichinghi con gli occhi verdi e la pelle chiara. Esatto, perché c’è un’isola del Pacifico abitata quasi esclusivamente da uomini e donne con gli occhi chiari, chiamati da tutti gli altri “vichinghi”. Vediamo com’è possibile!

L’isola di Mulatos, casa dei “vichinghi” colombiani

L’isola di Mulatos, casa dei “vichinghi” colombiani

Pexels

Siamo in Colombia, nella regione della Sanquianga nel Nariño Pacifico, e l’isola di Mulatos sembra quasi un luogo fuori dal tempo ma anche fuori dallo spazio. Gli abitanti, cittadini colombiani a tutti gli effetti, sembrano provenire dal Nord Europa, eppure vivono lì da tempo immemorabile. Com’è possibile?

Nessuno sa con certezza quando o come siano arrivati nell’isola di Mulatos, ma questi indigeni sono ormai piuttosto noti nella regione. Chiamati i “Vichinghi del Pacifico”, vivono per lo più a Mulatos ma in piccole comunità anche nel centro di Vigìa e nel comune di La Tola, sempre nella medesima area geografica. La loro popolazione è di circa 600 individui, contando tutti i gruppi, ma la loro presenza rimane un enigma: certo, sono quasi sicuramente i discendenti di europei naufragati e stabilitisi nell’isola, ma è difficile dire di più.

Un’isola che si apre al turismo

Un’isola che si apre al turismo

Melissa Reina/Semana - Documental Aislados/El Heraldo

Sin dall’arrivo dei suoi primi abitanti dagli occhi verdi, Mulatos non è un luogo di facile accesso. Raggiungere l’isola richiede infatti un viaggio avventuroso quale che sia il percorso scelto:

  • quattro ore in barca dalla città colombiana di Buenaventura;
  • un volo fino all’aeroporto di Guapi e poi un tragitto in barca;
  • una lunga traversata dalla cittadina di Tumaco, sempre in barca.

Eppure, l’isolamento ha preservato la bellezza di questo luogo, trasformandolo in un vero e proprio paradiso che i visitatori possono ammirare. Se rispettano le regole degli abitanti, ovviamente. Infatti, negli ultimi anni la comunità dei "vichinghi" colombiani ha mostrato una piccola apertura ai visitatori esterni. Nel piccolo borgo c’è soltanto un albergo, e chiunque arrivi deve mantenere puliti locali interni e ambienti esterni. Ma l’accoglienza è calorosa.

Come vivono i "vichinghi" colombiani di Mulatos?

Come vivono i "vichinghi" colombiani di Mulatos?

Documental Aislados/El Heraldo

L’economia di Mulatos è basata per lo più sulla pesca e sull’allevamento di bestiame su piccola scala, data la natura dell’isola colombiana. Gli abitanti infatti tentano di mantenere vive le antiche tradizioni marinare legate anche alla costruzione di imbarcazioni. Come tutte le piccole comunità, anche a Mulatos i giovani lasciano la comunità per studiare o lavorare altrove, ma con la promessa di tornare un giorno, e contribuire alla crescita dell’isola.

Oggi l’isola dei "vichinghi" colombiani risente molto di più, rispetto al passato, del cambiamento sociale e della mescolanza tipica dei tempi moderni. D’altronde, è difficile parlare oggi di un vero e proprio isolamento, in un mondo globalizzato qual è il nostro. I "vichinghi" del Pacifico si affacciano quindi al mondo esterno, con una storia e un’eredità che in pochi conoscono, e che mostra un patrimonio culturale da conoscere e da preservare. Tanto per le generazioni future, quanto per il rispetto a un passato più vivo che mai.