Durante l'eclissi solare totale la NASA lancerà 3 razzi nello spazio per questi motivi

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di Francesca Argentati

30 Marzo 2024

Durante l'eclissi solare totale la NASA lancerà 3 razzi nello spazio per questi motivi

Durante la prossima eclissi solare totale, per la quale dovremo aspettare ancora molto poco, la NASA lancerà tre razzi sonda nello spazio: ecco perché e cosa spera di scoprire.

Cos'è l'eclissi solare totale?

L'eclissi solare è un fenomeno estremamente suggestivo, che si verifica nel momento in cui la Luna passa tra il Sole e la Terra. A questo punto, il cielo diventa scuro anche se siamo in pieno giorno. Se il nostro satellite copre soltanto una parte dalla luce solare, si parla di eclissi solare parziale. Se, invece, la blocca completamente, avremo un eclissi solare totale, che getta un'ombra sulla Terra mentre quest'ultima ruota e generando quello che viene definito "sentiero della totalità": per vedere l'eclissi della durata di alcuni minuti, è necessario quindi trovarsi su questo sentiero.

L'effetto sarà simile a quello di una notte di Luna Piena e la prossima volta in cui si verificherà sarà l'8 aprile 2024. In quell'occasione, la NASA lancerà tre razzi sonda APEP, Atmospheric Perturbations Around Eclipse Path, dalla Wallops Flight Facility dell'agenzia spaziale, in Virginia, per studiare l'impatto sulla ionosfera nel momento in cui la Luna eclissa la luce solare.

NASA lancerà tre razzi per monitorare la ionosfera durante l'eclissi

NASA lancerà tre razzi per monitorare la ionosfera durante l'eclissi

NASA's Scientific Visualization Studio.

I razzi argentati erano già stati lanciati durante l'eclissi solare anulare nell'ottobre del 2023 e, dopo essere stati dotati di nuovi strumenti, ripeteranno la missione il mese prossimo, sotto la guida del professore di fisica ingegneristica Aroh Barjatya, direttore dello lo Space and Atmospheric Instrumentation Lab presso la Embry-Riddle Aeronautical University, in Florida.

La partenza dei razzi sonda differirà di 45 minuti: il primo verrà lanciato tre quarti d'ora prima dell'eclissi, il secondo durante il fenomeno e il terzo dopo altri quarantacinque minuti dal picco dell'eclissi. Questo lasso di tempo servirà a raccogliere informazioni preziose sulla reazione della ionosfera alla scomparsa improvvisa del Sole, che può creare disturbi tali da interferire con le comunicazioni radio della Terra.

La ionosfera segna il confine tra la bassa atmosfera della Terra dove viviamo e lo spazio. Si estende da 90 a a 500 chilometri sopra la superficie del nostro pianeta e "riflette e rifrange i segnali radio e influisce anche sulle comunicazioni satellitari mentre i segnali passano attraverso" ha spiegato Barjatya, secondo il quale sviluppare strategie che possano prevenire questi disturbi ci aiuterà a evitare "problemi tecnici": "è fondamentale per garantire che il nostro mondo, sempre più dipendente dalla comunicazione, funzioni senza intoppi.

Razzi lanciati durante l'eclissi: prevenire disturbi nelle comunicazioni radio

Razzi lanciati durante l'eclissi: prevenire disturbi nelle comunicazioni radio

NASA's Goddard Space Flight Cente

Le particelle della ionosfera vengono ionizzate, cioè caricate elettricamente, dall'energia solare. Di notte, questo strato si assottiglia e le particelle si rimescolano diventando particelle neutre, rendendo la ionosfera una regione dinamica dell'atmosfera che può subire l'influenza sia dal clima esterno che interno della Terra.

Osservare i suoi comportamenti nel breve tempo di un'eclissi può essere quindi una sfida: i satelliti potrebbero non trovarsi al posto giusto nel momento adatto, per questo motivo il lancio mirato dei razzi può ovviare a questo possibile inconveniente.

Conoscendo la data e l'ora dell'eclissi totale, questa potrà essere studiata a ogni altitudine della ionosfera, con un'altezza massima di 420 km.

Le informazioni raccolte dai razzi permetteranno quindi agli scienziati di prevedere più efficacemente i possibili interferenze sulle comunicazioni terrestri, soprattutto quelle ad alta frequenza.

Insieme alle sonde, verranno effettuate misurazioni anche dalla Terra. La prossima eclissi solare totale sugli USA avverrà nel 2044, per cui gli scienziati dovranno attendere altri vent'anni prima di avere un'altra occasione come questa.