Scoperta rivoluzionaria su Marte: l'acqua è scomparsa dal pianeta molto più tardi di quanto credessimo

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di Francesca Argentati

30 Marzo 2024

Scoperta rivoluzionaria su Marte: l'acqua è scomparsa dal pianeta molto più tardi di quanto credessimo

Per quanto tempo c'è stata acqua su Marte? Molto più di quanto pensassimo, stando ai risultati di un nuovo interessante studio. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati e come.

Cratere Gale di Marte e il rover Curiosity

Cratere Gale di Marte e il rover Curiosity

NASA/JPL-Caltech/Wikimedia commons - Public domain

La storia dell'acqua su Marte, il nostro vicino di casa rosso, nasconde più segreti di quanto si potesse immaginare. Il suo aspetto odierno mostra un pianeta arido e desolato, colmo di crateri polverosi. Tuttavia, proprio quei crateri una volta ospitavano fiumi e specchi d'acqua, prima di prosciugarsi diversi eoni (miliardi di anni) fa. O, almeno, questo è ciò che si è creduto in precedenza.

Ora, un nuovo studio condotto dal team dell'Imperial College di Londra, Inghilterra, ha scoperto qualcosa di inedito: il cratere Gale ha contenuto acqua per  molto più tempo di quanto non fosse stato stimato in precedenza. Gli eoni sono le unità di misura dei tempi geologici, ma, a quanto pare, non è trascorso così tanto tempo da quando l'acqua è scomparsa da Marte. La ricerca suggerisce che il pianeta rosso potrebbe aver ospitato l'acqua e quindi ambienti potenzialmente abitabili fino a tempi molto più recenti. A rivelarlo è proprio l'ampio bacino situato nell'equatore marziano, dove il rover Curiosity della NASA svolge gran parte del suo lavoro.

L'arenaria del Monte Sharp su Marte nasconde un segreto

Curiosity esplora il cratere Gale per la missione Mars Science Laboratory della NASA. Lanciato il 26 novembre del 2011, è atterrato all'interno del cratere marziano il 6 agosto del 2012. Questa parte del pianeta è ideale per cercare informazioni sulla sua storia: il suo aspetto è quello di un enorme lago prosciugato, i cui sedimenti si sono accumulati fino a formare il Monte Sharp situato al centro.

L'idea era che, nel tempo, il lago si fosse prosciugato e i venti avessero trasportato i sedimenti creando dune di sabbia, a testimoniare il passaggio dalla vita umida di Marte a quella secca. Tuttavia, gli autori dello studio hanno esaminato gli strati di arenaria traportati dal vento sulla cima del Monte Sharp, in un'aerea del cratere chiamata struttura Feòrachas. E qui arriva il "ma": secondo gli scienziati, avrebbero dovuto essersi formati proprio durante la fase arida di Marte, ma il loro aspetto non coincide con questa ipotesi

Questo cosa significa? Amelie Roberts, coautrice dello studio, ha spiegato: “Di solito, il vento deposita i sedimenti in modo molto regolare e prevedibile. Sorprendentemente, abbiamo scoperto che questi strati depositati dal vento erano contorti in forme strane, il che suggerisce che la sabbia si era deformata poco dopo essere stata depositata. Queste strutture indicano la presenza di acqua appena sotto la superficie."

Strati di acqua su Marte più recenti del previsto sotto la superficie

Strati di acqua su Marte più recenti del previsto sotto la superficie

USGS/Wikimedia commons - Public domain / Freepik

A deformare la sabbia, quindi, è stata l'acqua, in tempi in cui si riteneva che il pianeta fosse completamente arido. Il dottor Steven Banham, autore principale dello studio, ha affermato: “L’arenaria ha rivelato che l’acqua era probabilmente abbondante più recentemente e per un periodo più lungo di quanto si pensasse in precedenza, ma attraverso quale processo ha lasciato questi indizi?” 

Un'ipotesi, sostiene il team, è che a deformare la sabbia sia stata un'infiltrazione di acqua pressurizzata, che ha spostato i granelli di sabbia e modellato l'aspetto che hanno oggi. Oppure, l'acqua potrebbe essersi congelata e sciolta molte volte, in un ciclo che ha causato la deformazione dei sedimenti. Ancora, potrebbe essere stata molto salata e aver subito importanti sbalzi di temperature. In ogni caso, "dietro ciascuno di questi potenziali modi di deformare l'arenaria, l'acqua è il collegamento comune" conclude Banham.

Marte, che si è trasformato da un ambiente umido e ospitale a un mondo arido e deserto, ha dimostrato di avere ancora molti segreti da svelare. La domanda resta aperta: c'era vita su questo pianeta? Il cratere di Gale è il luogo ideale per scoprirlo.