Scoperto dove è avvenuta l’eruzione vulcanica più potente della nostra era geologica
Qual è l’eruzione vulcanica più potente mai registrata? Quella del vulcano Krakatoa del 1883, o forse quella del vulcano Tambora del 1815 che causò l’anno senza estate? Forse dobbiamo tornare ancora indietro nel tempo, anche se di poche migliaia di anni. Un team di ricercatori ha infatti trovato le prove dell’eruzione vulcanica più potente della nostra epoca geologica. Vediamo cos’hanno scoperto!
La caldera Kikai in Giappone, 7300 anni fa
Batholith/Wikimedia Commons - Public Domain
Siamo in Giappone, vicino all'arcipelago Ryukyu, dove si trova la caldera Kikai, teatro di tantissime eruzioni vulcaniche nel corso della nostra epoca geologica, l’Olocene. Benché abbiano trovato diverse tracce legate a diversi eventi eruttivi, i ricercatori si sono concentrati in particolare verso l’eruzione Kikai-Akahoya, o K-Ah, avvenuta 7300 anni fa. Pare con proporzioni gigantesche.
Per comprendere meglio cosa è avvenuto nella caldera Kikai 7300 anni fa, il team di ricerca ha combinato campioni di sedimenti marini con l’imaging sismico, così da mappare la forma della caldera e i materiali espulsi. Lo studio dei sedimenti si rende necessario per via del modo stesso in cui avvengono le eruzioni vulcaniche di questo tipo. Infatti, esse possono avere enormi volumi eruttivi e perdere tantissimo materiale vulcanico a causa dell’erosione. Di conseguenza, capirne la portata non è semplice.
L’eruzione vulcanica più potente della nostra epoca geologica
NASA/USGS - Public Domain
Per studiare meglio l’eruzione avvenuta 7300 anni fa, i ricercatori dell’Università di Kobe si sono quindi concentrati sul flusso piroclastico composto da cenere, roccia e gas. Questi materiali hanno interagito con l’acqua, dal momento che il vulcano Kikai è in parte sommerso, e si sono depositati sul fondale. O almeno, questa era la speranza del team di ricerca, che ha utilizzato l’imaging sismico proprio per analizzare la composizione dei fondali. I risultati hanno confermato le ipotesi, e permesso di tracciare il percorso del flusso piroclastico. Com’è stata quindi l’eruzione K-Ah di 7300 anni fa?
Secondo lo studio, si è trattato dell’eruzione vulcanica più potente della nostra epoca geologica. L’eruzione ha infatti coperto un’area di circa 4500 chilometri quadrati, enorme anche se confrontata con quella delle aree metropolitane più grandi del mondo. Insomma, da quando è iniziato l’Olocene nessun altro fenomeno eruttivo ha superato quello che ha interessato la caldera Kikai. Né l’eruzione del Tambora, che ha causato l’anno senza estate, né quella del Krakatoa iniziata con un’esplosione mai registrata prima.
Studiare le eruzioni passate per comprendere le eruzioni future
名古屋太郎/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0 DEED
Oltre ad aver trovato l’eruzione vulcanica più potente dell’Olocene, lo studio ha anche costituito un banco di prova per comprendere le eruzioni future. Infatti, i ricercatori hanno studiato l’interazione del flusso piroclastico con l’acqua del mare, riuscendo così a modellare il comportamento di un vulcano migliaia di anni fa. Può sembrare poco, ma non lo è.
Certo, nella nostra memoria recente non abbiamo visto eruzioni di questa portata, eppure sapere come possono presentarsi è fondamentale per affrontarle al meglio. Non a prevenirle, certo, ma a capire come avvengono e come si diffondono su scala prima regionale, poi globale. D’altronde, sono anche eruzioni come quella del Kikai-Akahoya a modificare il clima. E non è detto che gli effetti durino soltanto un’estate.