Questa piccola rana ha un segreto: emette un urlo "assordante" che noi umani non possiamo udire
Dopo secoli di ricerche condotte in modo scientifico, potremmo pensare di aver svelato tutti i misteri della natura e dei diversi ecosistemi del nostro pianeta. Così non è, e nonostante tutto quello che sappiamo non è raro stupirsi di fronte a una nuova scoperta, magari inaspettata. Un recente studio ha svelato, per esempio, che una piccola rana del Brasile è in grado di emettere ultrasuoni per difendersi. Ma com’è possibile?
Animali e ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono suoni con una frequenza che va oltre i 20 kHz e che noi esseri umani non possiamo in alcun modo percepire. Se la nostra capacità di percepire i suoni va da 20 Hz a 20 kHz, lo stesso però non si può dire per altri animali, come per esempio i cani. Allo stesso tempo, ci sono specie in grado di produrre ultrasuoni per diversi scopi. Pipistrelli, cetacei, roditori e alcune falene usano i suoni oltre i 20 kHz per orientarsi, cacciare, comunicare o rilevare pericoli. Persino le piante sembrerebbero in grado di produrre ultrasuoni quando sono sottoposte a stress.
In un panorama così vasto eppure molto contenuto, una recente ricerca ha voluto analizzare gli ultrasuoni prodotti da una rana originaria del Brasile. Dopo aver registrato con successo questi suoni, i ricercatori hanno notato che essi includono diversi segnali di allarme essenziali per la sopravvivenza.
Perché una rana brasiliana emette ultrasuoni?
igorgerolineto/iNaturalist - CC BY-NC
Pubblicato sulla rivista Acta Ethologica, lo studio vuole analizzare le capacità di questa rana nella produzione di ultrasuoni. Si tratta di una specie endemica della foresta pluviale brasiliana atlantica, nome scientifico Haddadus binotatus, in grado di produrre suoni a frequenze molto elevate, anche fino ai 44 kHz. Ma perché lo fanno?
Se alcune specie usano gli ultrasuoni per orientarsi e altre per comunicare, la rana brasiliana li produce molto probabilmente a scopo difensivo. Durante la difesa, infatti, queste rane adottano una postura intimidatoria ed emettono ultrasuoni che potrebbero servire a respingere diversi predatori potenziali. In pratica, gli ultrasuoni sarebbero un adattamento di Haddadus binotatus per allontanare i predatori in grado di percepire questi suoni ad alta frequenza.
Una forma complessa di comunicazione e difesa
Vinicius Depizzol/Wikimedia Commons - CC BY-SA 2.0 DEED / Felipe Gomes/Wikimedia Commons - CC BY-SA 2.5 DEED
La capacità di emettere ultrasuoni sarebbe quindi una forma abbastanza complessa di difesa, secondo i ricercatori brasiliani. Tuttavia, questa è soltanto una delle ipotesi in campo: una volta confermata la capacità di Haddadus binotatus di usare suoni ad alta frequenza, è infatti necessario anche capire perché lo fa. Un’altra teoria, per esempio, vedrebbe negli ultrasuoni di queste rane un modo per attirare i predatori dei loro predatori. Se un serpente è in avvicinamento, con gli ultrasuoni sarebbe possibile richiamare un gufo, e così via.
Sia nel caso degli ultrasuoni emessi per allontanare i predatori, sia nel caso degli ultrasuoni impiegati per chiamare “il nemico del mio nemico”, saranno necessarie ulteriori ricerche. Come dicevamo nell’introduzione, ad emergere è sempre la capacità che la natura ha di stupirci anche con qualcosa di apparentemente piccolo. D’altronde, stiamo parlando di una rana di pochi centimetri, ma che sembrerebbe in grado di scacciare i predatori con le sue urla. Una dote non da poco.