Elmo greco-illirico di 2500 anni fa scoperto in Croazia: può riscrivere la storia della colonizzazione greca
Anche se può sembrare strano o controintuitivo, il nostro mondo è costruito sulle macerie di quello del passato, più o meno letteralmente. Lo sanno bene gli archeologi che, nelle loro campagne di scavo, riescono a portare alla luce reperti anche molto antichi. Di recente, per esempio, durante una missione archeologica è stato ritrovato un elmo greco-illirico che risale a 2500 anni fa. La scoperta è avvenuta in Croazia, un luogo dove reperti di questo genere sono estremamente rari.
Un elmo greco-illirico di 2500 anni fa ritrovato in Croazia
Tutti sanno che a partire dall’VIII secolo a.C. popolazioni di greci iniziarono a lasciare le loro poleis per fondare diverse colonie lungo tutto il Mediterraneo, e non solo. Città come Marsiglia, Siracusa, Trebisonda sono tutte colonie fondate da cittadini greci più di 2000 anni fa. Gli archeologi si sono sempre chiesti fin dove sia arrivata questa opera di colonizzazione, e adesso potrebbero aver trovato una risposta parziale alla domanda.
Infatti, un team di archeologi croati ha scoperto un elmo greco-illirico di almeno 2500 anni fa a Zakotorac, sulla penisola di Pelješac. Interamente coperto di terra ed estratto grazie ad un meticoloso processo di pulitura, questo elmo potrebbe cambiare la nostra comprensione della colonizzazione greca del Mediterraneo, nonché della storia dei Balcani quando ancora non erano entrati in orbita romana.
Gli scavi a Zakotorac in Croazia
Dubrovački muzeji/Facebook
Iniziati nel 2020 a Zakotorac, in un’area ricca di tumuli risalenti a oltre 2500 anni fa, gli scavi archeologici hanno portato alla luce tantissimi reperti essenziali per una maggiore comprensione dell’epoca. Al momento, i lavori degli archeologi hanno trovato 27 tumuli e reperti come spille, fibbie, fibule ed elmi. Esatto: l’elmo greco-illirico, conservatosi in ottime condizioni, è già il secondo elmo ritrovato nel sito di Zakotorac. E potrebbe non essere l’ultimo.
Secondo Hrvoje Potrebica, del Dipartimento di Archeologia della Facoltà di Filosofia dell’Università di Zagabria, le poche differenze fra gli elmi potrebbero confermare una continuità al potere della comunità che abitava l’area. Infatti, nonostante i due manufatti siano diversi, le culture dell’epoca li vedevano come un simbolo di status e potere.
Una missione europea per ultimare gli scavi
Il susseguirsi di scoperte archeologiche ha reso necessario un allargamento della campagna di scavi nella penisola di Pelješac. Da una parte, infatti, il team croato attende l’arrivo di colleghi archeologi italiani, pronti a supportare le operazioni di scavo. Dall’altra parte, invece, ci sono buone probabilità che la collaborazione assuma un rilievo internazionale, con progetti europei condivisi e studi finalizzati a una maggiore comprensione della colonizzazione greca nel Mediterraneo.
Grazie alle ultime scoperte archeologiche, e in particolare al ritrovamento dell’elmo greco-illirico di 2500 anni fa, sarà possibile conoscere meglio il passato di una regione fondamentale per gli equilibri del Mar Adriatico. Certo, come si potrà intuire gli scavi sono ancora all’inizio ma già promettono di portare alla luce nuovi reperti e rispondere a diverse domande. D’altronde, sono iniziati soltanto da quattro anni.