La Cina vuole conquistare il lato oscuro della Luna: già quest’anno la missione

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di Gianmarco Bonomo

24 Aprile 2024

La Cina vuole conquistare il lato oscuro della Luna: già quest’anno la missione Chang’e 6

Il lato oscuro della Luna affascina l’uomo da tantissimo tempo: d’altronde, noi vediamo sempre e soltanto un’unica faccia del nostro satellite. Da alcuni anni, tuttavia, l’uomo ha fatto molti passi avanti nell’esplorazione della faccia nascosta della Luna. In particolare, la missione spaziale cinese Chang’e 6 potrebbe finalmente riportare sulla Terra campioni dalla faccia che non vediamo mai. Ecco come farà.

Cosa c’è nel lato oscuro della Luna?

Il lato nascosto della Luna

NASA

In primo luogo, è bene chiarire che tecnicamente non è corretto parlare di lato oscuro della Luna. Come avviene per tutti i corpi in orbita intorno al Sole, infatti, non esistono lati oscuri di per sé: semplicemente, noi non vediamo mai l’altro lato del nostro satellite. Di conseguenza, è meglio parlare di lato nascosto della Luna o di lato lontano della Luna. Nascosto e lontano da noi sulla Terra, ovviamente.

Già dalle prime osservazioni da parte degli astronauti in orbita intorno alla Luna, si è potuto vedere come questa regione nascosta sia estremamente diversa rispetto a quella che conosciamo. Ci sono meno mari lunari e più crateri, aspetto che suggerisce una crosta più spessa, nonché più elementi radioattivi come il Torio. Al netto delle analisi scientifiche, per decenni le sonde terrestri hanno potuto visionare da lontano il lato nascosto della Luna, ma ciò non vuol dire che non abbiano già provato ad avvicinarvisi.

Atterrare sul lato nascosto della Luna

Rappresentazione del lander della missione cinese Chang'e 6 sul lato nascosto della Luna

China News Service/Wikimedia Commons - CC BY 3.0 LEGAL CODE / NASA

Dal punto di vista dell’esplorazione del lato nascosto della Luna, la Cina ha recuperato lo svantaggio nei confronti delle altre agenzie spaziali. In pochi decenni, il Paese asiatico è diventato uno dei soggetti principali a tentare un atterraggio sulla Luna. In particolare, le due missioni dell’agenzia spaziale cinese Chang’e 3 e Chang’e 4 si sono concentrate sul lato nascosto del nostro satellite. La prima, del 2013, ha fatto registrare un primo atterraggio morbido non molto distante dall’obiettivo. La seconda, partita nel 2018, è invece la sonda a cui si deve il primo atterraggio sul lato lontano della Luna, in particolare nel cratere Von Kármán nel bacino del Polo Sud-Aitken.

A Chang’e 4 è seguita Chang’e 5, lanciata nel 2020 e diventata la prima missione spaziale a riportare dei campioni lunari sulla Terra dopo la missione Luna 24 dell’Unione Sovietica. Benché Chang’e 5 non sia atterrata sul lato nascosto della Luna, la Cina intende tornarci con la missione Chang’e 6, in partenza nel mese di maggio 2024.

Inizia l’esplorazione del lato nascosto della Luna

Il lander della missione Chang'e 4, la prima ad atterrare sul lato nascosto della Luna

CSNA/Siyu Zhang/Kevin M. Gill/Wikimedia Commons - CC BY 2.0 DEED

Nonostante sia già avvenuto un primo atterraggio sul lato nascosto della Luna, la missione Chang’e 6 è diversa. In un certo senso, vuole combinare i risultati delle due missioni che l’hanno preceduta: atterrare sull’altro lato del nostro satellite e, dopo aver raccolto campioni di suolo lunare, riportarli sulla terra per uno studio più approfondito. La missione è composta da un orbiter, da un lander, da un modulo di risalita e da un modulo di rientro: l’esplorazione in sé durerà soltanto 53 giorni, ma anche soltanto qualche ora restituirà dati mai raccolti prima.

In conclusione, possiamo dire che non esiste più un lato oscuro della Luna: non lo è mai stato dal punto di vista fisico, non lo sarà più dal punto di vista metaforico. D’altronde, la missione cinese Chang’e 6 è soltanto la prima che nei prossimi anni ci porterà a conoscere meglio il nostro satellite. Magari nell’ottica di abitarlo un giorno, che sia sul lato conosciuto o sull’altro lato, quello nascosto.