Il fossile trovato da una bambina di 11 anni sulla spiaggia appartiene al rettile marino più grande della storia

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di Francesca Argentati

19 Aprile 2024

Ricostruzione di ittosauri che nuotano nel mare

Il fossile rinvenuto da una bambina sulle spiagge del Regno Unito è in realtà il rettile oceanico più maestoso di tutti i tempi. Uno studio ha scoperto di cosa si tratta davvero.

Ittiosauro, il rettile gigante degli oceani

Dipinto dell'ittiosauro di Heinrich Harder

John.Conway - Quibik/Wikimedia commons - Public domain

Più di due secoli fa, nel 1811, Mary Anning, una bambina di dodici anni, trovò un fossile nei pressi della sua abitazione, situata nel sud ovest dell'Inghilterra. Rinvenuto sulla spiaggia, venne identificato come il primo esemplare riconosciuto di ittiosauro, un rettile appartenente all'era dei dinosauri e dall'aspetto simile a quello dei delfini. Circa duecento anni più tardi, nel maggio 2020, Ruby Reynolds, 11 anni, ora 15, fece un'altra scoperta simile: mentre era in cerca di fossili insieme al padre Justin, trovò un altro ittiosauro a circa 80 km da dove era stato trovato il primo.

La ragazzina, residente a Braunton, Inghilterra, era in gita con la sua famiglia a Blue Anchor, sul fiume Severn, quando si accorse di un osso incastrato fra le rocce. Poco dopo, continuando a cercare, trovò un altro frammento d'ossa, ma di dimensioni decisamente più grandi. Misurava circa 20 centimetri. Dopo aver portato a casa i reperti, iniziarono le ricerche per capire di cosa si trattasse. A Listock, nelle vicinanze, dei cacciatori di fossili avevano trovato, nel 2018, delle ossa simili: tutto lasciava pensare che si trattasse della mascella di un gigantesco ittiosauro risalente a 202 milioni di anni prima.

Il fossile appartiene alla lucertola pesce gigante

Il fossile, però, era piuttosto incompleto e non sufficiente a documentare una nuova specie. Il papà di Ruby decise di contattare i ricercatori, il collezionista di fossili Paul de la Salle e Dean Lomax dell'Università di Bristol, per avviare insieme una "caccia al fossile". I loro sforzi portarono alla scoperta della metà di un osso che, intero, avrebbe potuto misurare due metri abbondanti. La forma suggeriva l'appartenenza alla mascella di un ittiosauro, considerato il più grande rettile che abbia mai abitato gli oceani terrestri.

Per confermare l'ipotesi, il gruppo si è rivolto al paleontologo Marcello Perillo, dell'Università di Bonn, Germania. Esaminando i frammenti al microscopio, l'esperto ha individuato caratteristiche specifiche dell'ittiosauro. Inoltre, l'esemplare non era ancora completamente adulto, nonostante le enormi dimensioni della mascella. Loax e colleghi hanno presentato la scoperta in uno studio, descrivendola come estremamente emozionante e chiamando la creatura "Ichthyotitan severnensis", la lucertola pesce gigante.

L'importanza del collezionismo dilettante di fossili

Ricostruzione della vita di Ichthyosaurus anningae

Nobu Tamura/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

Secondo lo studio, l'Ichthyotitan poteva misurare fino a 25 metri, sfidando la balenottera azzurra ed eleggendosi a rettile marino più grande di cui la scienza abbia conoscenza. La sua esistenza si svolse poco prima del termine del periodo Triassico. Lomax ha spiegato: "Con i grandi eventi di estizione, sono le creature più grandi a scomparire per prime. In questo caso, letteralmente le cose più grandi dell'oceano."

Secondo l'esperto, il collezionismo dilettante di fossili può essere estremamente utile ai fini della conoscenza: "Se hai un occhio attento, se hai una passione per qualcosa del genere, puoi fare scoperte come questa." Dal suo canto, Ruby Reynolds ha dichiarato di non aver compreso subito quanto il suo ritrovamento fosse importante: “Quando ho trovato per la prima volta il pezzo di osso di ittiosauro, non avevo realizzato a cosa avrebbe portato. Penso che il ruolo che i giovani possono svolgere nella scienza sia quello di godersi il viaggio dell’esplorazione, perché non si sa mai dove una scoperta potrebbe portarti.”

Chiunque si impegni nella ricerca dei fossili, quindi, potrebbe imbattersi in qualcosa di davvero eccezionale.