Attorno alla Terra ci sono troppi satelliti artificiali spazzatura: ecco che fine faranno nel tempo
Quando vediamo un cielo azzurro o un cielo notturno, sembra tutto così tranquillo da indurre anche in noi una sorta di tranquillità. Ecco, in realtà il cielo sopra di noi non è così quieto come potrebbe sembrare a prima vista. Al contrario, è pieno di migliaia di satelliti che, prima o poi, scenderanno verso la Terra e verranno polverizzati nel processo, inquinando poco a poco l’atmosfera. Vediamo com’è possibile, e se davvero il problema è così grande come sostengono gli scienziati.
Cosa succede nell’atmosfera della Terra
Pexels
Prima di discutere cosa succede nell’atmosfera della Terra, è bene fare una precisazione. La nostra atmosfera viene bombardata di continuo da meteoroidi, corpi celesti anche molto piccoli che non arrivano al suolo e vengono polverizzati molto prima. In linea teorica, quindi, che ci siano tantissimi satelliti artificiali dismessi in orbita intorno alla Terra non dovrebbe essere un problema. Prima o poi precipiteranno verso il suolo e verranno distrutti dal contatto con l’atmosfera, giusto? Ecco, sì e no.
Infatti, anche se i meteoroidi sono molti di più rispetto ai satelliti artificiali, la composizione di questi ultimi solleva diversi problemi nel momento in cui vengono bruciati. Per esempio la combustione dell’alluminio, materiale largamente utilizzato nei satelliti, può generare una sostanza chiamata ossido di alluminio in grado di influenzare il riscaldamento globale. Al netto di queste preoccupazioni, le cui ricerche sono ancora all’inizio, stupisce molto di più la mancanza di regolamentazioni precise sulla composizione dei nostri satelliti artificiali.
Il pericolo di un nuovo buco dell’ozono
ESA/ID&Sense/ONiRiXEL
Del buco dell’ozono si è parlato tantissimo in passato, quando l’uso di composti chimici nocivi aveva portato ad un suo allargamento e peggiorato il riscaldamento globale. Grazie ad alcune azioni, invece, gli ultimi anni hanno portato ad un buco dell’ozono sempre più ristretto, quasi inesistente. Un successo per la comunità internazionale che, però, potrebbe non avere vita lunga proprio a causa dei detriti dei satelliti artificiali.
Come dicevamo nel paragrafo precedente, infatti, le diverse sostanze formate dalla combustione dei nostri satelliti possono danneggiare l’atmosfera in generale e lo strato di ozono in particolare. In sostanza, corriamo il pericolo di un nuovo buco dell’ozono su base locale: la capacità della Terra di schermare i raggi ultravioletti potrebbe risentirne, e così anche noi umani. Si tratta di un impatto che non è più soltanto ambientale.
Atmosfera troppo affollata: le soluzioni al problema
Pexels
I progetti delle costellazioni di satelliti, i numerosi viaggi turistici, i rientri incontrollati dei satelliti, il generale aumento dei satelliti in orbita portano ad avere un’atmosfera troppo affollata. Dopo aver antropizzato il pianeta, stiamo sostanzialmente antropizzando anche quello che c’è attorno, e non è detto che sia un bene. Nonostante i rischi siano ben noti e se ne parli già da tempo, non esiste alcuna pianificazione da parte degli operatori spaziali.
Da un lato, quindi, servono nuove ricerche che portino allo sviluppo di nuovi satelliti meno dannosi per la nostra atmosfera. Dall’altro lato, invece, le compagnie che programmano i lanci di satelliti minimizzano i rischi dell’inquinamento atmosferico a causa di un uso eccessivo dello spazio. La situazione è seria ma non è ancora tutto perduto: solo, quando vedremo un cielo terso sopra di noi non è detto che sia davvero pulito e limpido. Non del tutto, almeno.
https://www.nature.com/articles/s41598-021-89909-7
https://www.space.com/starlink-satellite-reentry-ozone-depletion-atmosphere