I gatti possono nascondere e ritrarre i propri artigli, ma i cani no: ecco il motivo di questa differenza
Tra gli animali domestici più amati e adottati ci sono i cani e i gatti. Sebbene entrambi siano dotati di artigli, soltanto i secondi possono mostrarli oppure ritirarli. Qual è il motivo di questa differenza?
I gatti usano le unghie, i cani no
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Se hai un gatto, sai bene quanto questo animale possa essere adorabile, fatta eccezione per un piccolo particolare: le unghie particolarmente affilate. Queste protuberanze chiamate artigli sono la maledizione di divani e copri sedie, ma la domanda sorge spontanea: perché, a differenza dei cani, le cui unghie sono perennemente in bella vista, questi felini possono ritrarle e mostrare zampine apparentemente innocenti? Inoltre, i cani non usano quasi mai le loro unghie e, qualora dovessero difendersi, userebbero i denti come arma principale.
Effettivamente, i cani, nonostante abbiano gli artigli sempre esposti e non possano ritrarli, non fanno nulla per cercare di affinarle: non si arrampicano sugli alberi, non graffiano i mobili e, se proprio devono, si limitano a mordere. Le loro appendici sono bloccate esternamente e pressoché inutili. Eppure, le zampe di cani e gatti sembrano molto simili a prima vista: entrambi camminano "sulle punte", con i talloni che non toccano mai terra, e hanno quattro dita sulle zampe posteriori e cinque su quelle anteriori, fra cui il cosiddetto sperone.
Perché questa differenza, dunque?
Ecco perché le unghie dei gatti sono retrattili
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A livello anatomico, tuttavia, c'è una differenza che può sembrare irrilevante, ma che in realtà fa un'enorme differenza. Si tratta della falange media, che nel cane mantiene una forma simmetrica, mentre nel gatto no. Questo fa sì che il cane possa sollevare posteriormente solo la falange distale, o terza falange, mentre il gatto, nel momento in cui rilassa i muscoli, può ruotarla verso la falange media e ritrarla all'interno della zampa.
Questa capacità retrattile protegge gli artigli, evitando che si consumino camminando sulle varie superfici. Al contrario, le unghie del cane tendono a deformarsi e smussarsi molto più facilmente a contatto con il suolo, producendo un rumore riconoscibile quando si muovono per casa. Ecco perché il passo dei gatti, invecem è così silenzioso e felpato. Gatti e cani provengono dagli stessi antenati, i Miacidae, piccoli mammiferi comparsi sulla Terra 62 milioni di anni fa, che amavano arrampicarsi sugli alberi nella fitta vegetazione che popolava il pianeta grazie ai pollici semi-opponibili delle zampe anteriori e gli artigli affilati.
Gatti e cani, differenze evolutive e uso delle unghie
Quando emersero i carnivori, si divisero in due famiglie diverse, quella dei canidi e dei felidi, antenati rispettivamente di lupi, volpi, coyoti e sciacalli e di pantere, leoni, puma, tigri e ghepardi. L'evoluzione portò il secondo gruppo a continuare l'attività di predazione usando gli artigli e l'arrampicata sugli alberi per nascondersi dai predatori, mentre i canidi si suddivisero in tre sottospecie diverse, tra cui i caninae, che da 32 milioni di anni fa diventarono i cani che conosciamo oggi.
I gatti moderni, dunque, hanno mantenuto non solo la capacità retrattile, ma anche l'istinto di usare gli artigli, che sfoderano flettendo i muscoli delle zampe anteriori. In definitiva, si tratta di una caratteristica derivata dalla predazione, che i felini adoperano proprio per cacciare. I gatti domestici non hanno bisogno di procacciarsi il cibo, ma sono sia cacciatori che prede di natura e hanno bisogno di usare i propri artigli in modo innato: un giocattolo su cui sfogarsi sarà perfetto per assecondare questa loro indole, così come lasciarli arrampicarsi sui mobili più alti della casa.