Controllare i sogni e comunicare con la realtà mentre si dorme: un laboratorio del sonno spiega come si fa

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di Francesca Argentati

03 Maggio 2024

Ti piacerebbe poter prendere il controllo dei tuoi sogni e poterli guidare? Nei Paesi Bassi c'è un laboratorio del sonno dove questo diventa possibile. Scopriamo di più.

I sogni lucidi sono molto rari

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Nello Sleep and Memory Lab di Martin Dresler, dell'Istituto Donders di Nimega, si può imparare a vivere quelli che chiamiamo "sogni lucidi". Significa diventare a tutti gli effetti i registi della propria esperienza onirica, rendendosi conto che si sta sognando e guidando il "film" come più ci piace. Che si desideri volare, visitare un altro pianeta o incontrare una persona, basta volerlo et voilà: il sogno si avvera, perlomeno nella nostra mente.

In altre parole, si tratta di "hackerare" i propri sogni prendendone il controllo. I sogni consapevoli non sono un'esperienza comune: non è facile infatti accorgersi che si sta sognando e guidare gli eventi e, di fatti, accade molto raramente. Tuttavia, esistono aziende che si interessano proprio di questo fenomeno e concentrano i propri sforzi sulla realizzazione di attrezzature e strumenti per favorire il sogno lucido.

Il sogno lucido, un'anomalia del sogno normale

Martin Dresler e il suo team concentrano i propri studi sui sogni lucidi, monitorando l'attività cerebrale nel momento in cui si verificano. "Ora sospettiamo quali aree cerebrali siano coinvolte, compresa la corteccia prefrontale, ma non sappiamo ancora esattamente quali strutture dovrebbero essere stimolate per indurre un sogno lucido" ha spiegato.

Il dottor Dresler, ai fini delle sue ricerche, induce il sogno lucido nei soggetti volontari. Stimolando i loro sensi in stato di veglia e ricorrendo all'uso di luci, suoni e virazioni, li invita a concentrarsi su questi stimoli e sul proprio stato d'animo del momento. A quel punto, invia gli stessi segnali quando i soggetti si trovano nella fase REM del sonno. In questo modo, i partecipanti possono riconoscere gli stimoli mentre stanno sognando e rendersi conto che si trovano all'interno di un sogno.
Questa tecnica è efficace in circa il 50% dei casi, anche se spesso la consapevolezza del sogno è di breve durata e difficilmente supera i 60 secondi.

Secondo Dresler, il nostro cervello sembra non apprezzare il sogno lucido, il quale "è piuttosto instabile. Sembra che al cervello non piaccia trovarsi in questo stato. Si ritorna rapidamente al sogno normale o alla veglia. In un certo senso, il sogno lucido potrebbe essere visto come qualcosa che va storto durante un sogno normale."

Durante un sogno lucido si può comunicare

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Un'anomalia che viene rapidamente ripristinata, quindi. I sogni lucidi, tuttavia, rappresentano uno strumento importante per scoprire cosa accade nel nostro cervello mentre dormiamo e come il sonno influisce sul consolidamento dei ricordi.

I progressi di Dresler hanno finora dimostrato che è possibile interagire durante il sogno lucido: ha chiesto ai suoi volontari di rispondere con sì e no ad alcune domande, oltre a risolvere operazioni matematiche semplici. Il 40% dei soggetti che sperimentavano il sogno lucido ha risposto correttamente usando i movimenti oculari stabiliti in precedenza.

"Abbiamo dimostrato che la comunicazione con i volontari che dormono è possibile in entrambe le direzioni, dal ricercatore al dormiente e ritorno."

I sogni "normali" sono importanti per organizzare le informazioni ed elaborare le esperienze vissute, lasciando spazio all'inconscio. Questa funzione potrebbe venire meno nel sogno lucido, che tuttavia rappresenta una minuscola percentuale della fase REM qualora si verifichi, senza quindi essere dannoso.

Per Dresler, infine, può essere uno strumento utile anche in caso di incubi: "Con la terapia dei sogni lucidi, i pazienti possono rendersi conto durante un incubo che ciò accade non è reale e potrebbero persino acquisire un controllo attivo sul sogno, oppure decidere di svegliarsi."