Ecco come stimare le distanze usando solo il pollice: un trucco infallibile per esploratori e avventurieri

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di Gianmarco Bonomo

18 Maggio 2024

Stimare la distanza di un oggetto o di un punto di riferimento è un’abilità che può risultare utile in diversi contesti del quotidiano. Magari stai facendo un’escursione o anche una passeggiata, e sai già che calcolare la distanza aiuterebbe il tuo senso dell’orientamento. Ma come fare, senza strumenti a disposizione? In questo articolo, vedremo come stimare le distanze usando solo il pollice: si tratta di un metodo ma che può fare la differenza in tante situazioni diverse.

Ecco come misurare le distanze con il pollice

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Misurare le distanze con il pollice non è difficile, ma allo stesso tempo è necessario seguire tutti i passaggi molto attentamente. All’inizio sarà frequente effettuare stime sbagliate o poco accurate, mentre con il tempo si possono raggiungere anche risultati piuttosto precisi. Allora ecco come misurare le distanze con il pollice:

  • Estendi il braccio destro davanti a te, con il gomito dritto e il pollice in posizione verticale, provando a tenerlo fermo.
  • Chiudi un occhio e allinea il pollice in modo da coprire l’oggetto di cui vuoi misurare la distanza, per esempio un albero.
  • Tenendo la testa, il braccio ed il pollice fermi, chiudi l’occhio aperto e riapri quello chiuso: noterai che il pollice si è spostato in riferimento all’oggetto di cui vuoi misurare la distanza.
  • Prova a stimare di quanto si è spostato il pollice, magari utilizzando dei punti di riferimento presenti nell’ambiente circostante.

Per misurare le distanze con il pollice, è necessario moltiplicare la stima della distanza fra i due punti per 10. Il risultato ti darà una stima relativamente accurata della distanza fra te e l’oggetto di partenza. Come dicevamo, però, il margine d’errore potrebbe essere anche piuttosto ampio: è meglio allenarsi a stimare le misure dei punti di riferimento, così da rendere la parallasse ancora più accurata.

Come funziona la misurazione delle distanze con il pollice?

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Esatto: misurare le distanze con il pollice, come abbiamo visto, altro non è che un caso di misurazione mediante parallasse. Si tratta di una metodologia grazie alla quale è possibile sfruttare lo spostamento fra due punti di osservazione per conoscere la distanze dal punto osservato. Quest’ultimo può essere un albero nel bosco, misurato grazie alla tecnica del pollice, oppure una stella nel cielo. Ma come funziona questo metodo?

La parallasse permette di stimare la distanza di un oggetto lontano utilizzando due punti di osservazione e la trigonometria, ma per spiegare come funziona non avremo bisogno di nulla di così complesso. I due punti di osservazione sono, nel caso del pollice, i nostri due occhi. Sappiamo infatti che il nostro braccio è lungo circa dieci volte la distanza che c’è fra i nostri occhi, qualunque essa sia. Sappiamo inoltre che, se la distanza fra gli occhi e il pollice è di circa 10 volte quella fra i due occhi, la distanza fra il pollice e l’oggetto lontano sarà di circa 10 volte quella fra i due punti coperti dal pollice stesso. Semplice, no?

Misurare le distanze in modo accurato, anche con il pollice

La misurazione mediante parallasse viene utilizzata anche per stimare la distanza delle stelle

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Padroneggiare la misurazione delle distanze con il pollice richiede pratica e sperimentazione, come dicevamo nei paragrafi precedenti. Magari all’inizio si possono usare dei misuratori laser o dei classici metri a nastro per avere un confronto immediato, e imparare a stimare correttamente le distanze. Si tratta infatti di un’abilità per cui ci vuole occhio, gioco di parole a parte, ma che può risultare utile in molti casi diversi. Escursioni in città, passeggiate nel bosco, persino in mare è possibile utilizzare la parallasse per stimare le distanze, e quindi avere un po’ di consapevolezza sull’ambiente circostante.

Insomma, misurare le distanze con la tecnica del pollice è molto più che un semplice trucchetto da sfoggiare di tanto in tanto. Si tratta di un’abilità pratica molto semplice da apprendere ma estremamente difficile da padroneggiare. Come d’altronde tutto ciò che vale la pena imparare.