Dormire in aereo non è sempre un'ottima scelta, secondo gli esperti
Viaggiare in aereo è ormai un’abitudine sempre più diffusa nella nostra società. Durante un volo, molti preferiscono approfittare di questo tempo per riposare un po’, magari dopo essersi svegliati la mattina presto o per recuperare un po’ di energie. Tuttavia, ci sono momenti del viaggio aereo in cui è meglio evitare di addormentarsi completamente, per la propria sicurezza. Ecco quali sono, e perché.
Quando è meglio evitare di dormire in aereo?
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Specialmente per i voli programmati presto la mattina, molte persone cedono alla tentazione di salire a bordo dell’aereo, sistemarsi sul sedile e addormentarsi immediatamente, o quasi. Tuttavia, è meglio evitare di addormentarsi nei due momenti più importanti del volo: durante il decollo e durante l’atterraggio. I medici sono d’accordo nel dire che si tratta di una pratica sconsigliata, ma perché?
Dormire al decollo e all’atterraggio può causare dei fastidi alle orecchie, che vanno dalla sensazione di orecchie tappate alle otiti e, in casi estremi, alla perforazione del timpano. La ragione è la pressione atmosferica, o meglio il suo cambiamento repentino durante il decollo o l’atterraggio di un aereo. Per questa ragione, è importante rimanere svegli in queste due fasi del volo così da poter attuare delle piccole tecniche che permettono di mantenere sotto controllo la pressione interna dell’orecchio. D’altronde, è per questo che in un volo si consiglia di deglutire o soffiare il naso, in caso di sensazione di orecchio tappato.
Come prevenire la sensazione di orecchio tappato durante il volo?
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Come dicevamo, ci sono dei semplici stratagemmi per aiutare la tromba di Eustachio ad aprirsi. Si tratta di un piccolo canale che collega l’orecchio medio e la rinofaringe, e aiuta ad equilibrare la nostra pressione interna in modo fisiologico. Durante il decollo e l’atterraggio, è quindi possibile aiutare questo processo:
- sbadigliando o deglutendo;
- masticando una gomma da masticare;
- eseguendo la cosiddetta manovra di Valsalva, ossia soffiare delicatamente nel caso tenendolo però chiuso.
In caso di raffreddore, allergia o sinusite, queste precauzioni diventano ancora più importanti, dal momento che è in corso un’infiammazione delle vie aeree, della rinofaringe e dell’orecchio. La tromba di Eustachio potrebbe già non funzionare correttamente, e i repentini cambi di pressione al decollo e all’atterraggio potrebbero peggiorare la situazione. In questi casi, si possono utilizzare tappi auricolari progettati per facilitare l’equilibrio della pressione oppure terapie preventive come spray al cortisone. Da questo punto di vista, è meglio contattare il medico prima di viaggiare in aereo per dei consigli in merito.
Come migliorare il sonno durante il volo?
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Dopo aver visto quando è meglio non dormire, possiamo dire quando invece si può dormire: nel resto del volo, dopo il decollo e poco prima dell’atterraggio. Il nostro corpo avrà avuto infatti il tempo per adattarsi ai repentini cambi di pressione e sarà maggiormente predisposto al riposo. Per migliorare la qualità del sonno, poi, è possibile adottare anche in questo caso degli stratagemmi, o buone pratiche:
- scegliere il finestrino per la tranquillità o il corridoio per la maggiore libertà di movimento;
- evitare i posti vicino ai bagni per ridurre i rumori da parte di altri passeggeri;
- indossare abiti comodi e stratificati per adattarsi alle variazioni di temperatura;
- impiegare tappi per le orecchie e maschere per gli occhi.
Dormire in aereo può essere un’esperienza piacevole e rilassante, a patto di rispettare alcune semplici indicazioni utili sia per i voli brevi che per quelli intercontinentali. In questo modo, sarà possibile evitare fastidi alle orecchie e, perché no, addormentarsi durante il resto del volo. Per poi svegliarsi in tempo per l’atterraggio.
https://www.rd.com/article/sleeping-on-a-plane/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6779601/
https://www.sleepfoundation.org/travel/how-to-sleep-on-a-plane