Gli aerei volano ad alta velocità, ma ci sembra che si muovano molto lentamente: ecco perché

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di Francesca Argentati

03 Maggio 2024

Un aereo si muove a velocità elevate nel cielo, per coprire lunghe distanze in tempi ridotti. Perché, allora, abbiamo l'impressione che proceda così lentamente?

La percezione ingannevole che gli aerei siano lenti

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Non tutti amano l'esperienza di viaggiare in aereo e alcuni si tengono volutamente lontani dal finestrino per evitare di scorgere l'altezza a cui si trovano. In ogni caso, sia guardando verso l'esterno che rivolgendo lo sguardo alla cabina, le cose non cambiano: la sensazione è davvero quella di procedere lentamente, in modo quasi impercettibile. La stessa cosa accade guardando da terra un aereo che attraversa il cielo: sembra procedere con estrema calma, tanto da sembrarci quasi immobile.

Eppure, nel momento in cui il mezzo sta per decollare, ci accorgiamo che rulla a una velocità impressionante lunga la pista. Perché, allora, nel momento in cui si raggiunge la quota necessaria, la percezione cambia notevolmente? Di certo, si tratta soltanto di un'impressione, dato che gli aerei volano a una velocità compresa tra i 925 e i 965 chilometri circa. D'altronde, non sarebbe possibile raggiungere luoghi remoti in tempi relativamente brevi se la velocità non fosse così elevata. A cosa è dovuta questa ingannevole lentezza, quindi?

Movimento degli aerei: punti di riferimento e campo visivo

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Questa falsa impressione ha a che fare con la mancanza di punti di riferimento. Alzando gli occhi al cielo e vedendo un velivolo in movimento, difficilmente noteremo qualcosa che ci aiuti a capire la sua effettiva velocità: in assenza di nuvole, ad esempio, è complicato valutare quanto impiega l'aereo a superarle e a quale "passo" stia procedendo. In un cielo completamente azzurro e limpido, senza altri oggetti sullo sfondo, un aereo non sembra altro che un puntino lontano di cui non riusciamo a cogliere altro.

Ma questa non è l'unica ragione: il fatto che un aereo a centinaia di chilometri di distanza dal suolo possa restare per diverso tempo nel nostro campo visivo, contribuisce a farci sembrare il suo movimento estremamente lento. La nostra mente è consapevole del fatto che stia volando a grandi velocità, eppure i nostri occhi cadono nel tranello: se si trovasse più vicino e, quindi, volasse a un'altitudine più bassa, la sua permanenza nel nostro campo visivo sarebbe drasticamente ridotta e potremmo renderci conto che, in realtà, non si muove affatto piano come ci sembra.

Questo fenomeno ha un nome preciso e si chiama "parallasse di movimento": in sostanza, rispetto al punto in cui puntiamo lo sguardo, gli oggetti più distanti si muovono nella stessa direzione dei nostri occhi, al contrario di quelli più vicini, che procedono nella direzione opposta. La velocità con cui vediamo un oggetto muoversi è indicativa della sua distanza.

Come accorgersi della vera velocità di un aereo

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Anche trovandosi all'interno dell'aereo non percepiamo il movimento, proprio perché stiamo viaggiando alla sua stessa velocità. In questo caso, tuttavia, la percezione di lentezza è accentuata rispetto all'auto e al treno e il motivo è sempre lo stesso: la mancanza di punti di riferimento esterni. Trovandosi al di sopra delle nuvole, infatti, è difficile se non impossibile quantificare la vera volocità di movimento.

Secondo Sara Nelson, direttrice del NASA Iowa Space Grant Consortium presso la Iowa State University, è la stessa ragione per cui non sapremmo quantificare la velocità della guida di un'auto che viaggia su una strada circondata da campi deserti e privi di alberi. Un trucco, suggerisce, è quello di provare a individuare l'ombra dell'aereo riflessa sul suolo, quando possibile: questo può aiutare nel rendersi conto della sua effettiva velocità, ma anche osservare il movimento della copertura nuvolosa sull'ala dell'aereo.