Misteriosa associazione chiede alla Francia di restituire la Gioconda: il capolavoro torna in Italia?
Da anni si discute della possibilità di restituire la Gioconda all’Italia, anche se la questione non è poi così semplice e spesso sconfina nell’assurdo. Molte opere d’arte italiane sono state infatti portate in Francia da Napoleone, ma la storia della Gioconda è completamente diversa. Non sembra pensarla così una misteriosa associazione francese, che ha avanzato una richiesta ufficiale di restituzione al Museo del Louvre. L’obiettivo? Restituire la Gioconda agli eredi di Leonardo da Vinci.
La Francia è "disponibile a restituire le opere sottratte"
Il rapporto tra la Francia e le opere sottratte da Napoleone è sempre stato causa di varie tensioni, e non soltanto con l’Italia. Né è vero che il Paese europeo non abbia mai affrontato la questione con i diretti interessati. Negli ultimi anni, infatti, la Francia ha restituito diverse opere agli eredi dei legittimi proprietari in epoche poco felici. Lo stesso Emmanuel Macron si è detto disponibile alle richieste di restituzione da parte degli Stati africani, per le opere sottratte durante il periodo coloniale. Con la Gioconda però il discorso è diverso.
Il celebre dipinto non è mai stato sottratto all’Italia, ma è stato donato da Leonardo da Vinci al Re di Francia Francesco I, in cambio di un vitalizio. Alcuni potrebbero sostenere che sia stato venduto, ma la sostanza cambia poco: la Gioconda sarebbe legittimamente proprietà dello Stato francese e oggi del Louvre. Al massimo, soltanto gli eredi di Leonardo da Vinci potrebbero avanzare qualche richiesta e sperare di essere presi sul serio.
Misteriosa associazione richiede la restituzione della Gioconda
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Ed è proprio quello che è successo. Una misteriosa associazione con sede nel sud della Francia, International Restitutions, ha infatti richiesto formalmente al Louvre di restituire la Gioconda agli eredi di Leonardo da Vinci. Si tratta di una richiesta che coglie di sorpresa sia il museo parigino, in cui il quadro si trova dal 1797, sia il Consiglio di Stato francese, che dovrà esaminare la domanda ed esprimersi.
Al netto della storia della Gioconda, infatti, bisogna anche chiarire quali siano questi eredi di Leonardo da Vinci menzionati e quale sia la legittimità della richiesta. Detto in altri termini: gli eredi possono richiedere la restituzione di un’opera donata o venduta, dopo secoli dagli avvenimenti? Quale che sia il responso del Consiglio di Stato, in tutta probabilità negativo, questa iniziativa ha già fatto discutere. E nulla vieta che anche altri eredi, per mezzo di associazioni più o meno conosciute, possano avanzare richieste simili alla Francia.
Le opere italiane davvero sottratte e mai restituite
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Non che i contorni giuridici manchino, né le prove che tantissime opere d’arte italiane siano state sottratte da Napoleone e portate in Francia. La Gioconda non sarà fra esse, ma parliamo di centinaia di dipinti, sculture, e così via. Ad oggi sono in Francia dipinti di Tiziano e del Guercino, di Giotto e del Mantegna, e molti altri ancora. La questione è più seria e, anche se non attira l'attenzione come la Gioconda, racconta di un passato di spoliazioni che va comunque affrontato seriamente.
In conclusione, è praticamente certo che la richiesta di restituzione della Gioconda sollevata da International Restitution non verrà accolta. Allo stesso tempo, però, la notizia ha portato ad un dibattito che tocca soltanto parzialmente il capolavoro di Leonardo da Vinci, ma riguarda l’arte italiana nella sua interezza. Al momento molte opere si trovano in Francia e, a differenza della Gioconda, non dovrebbero essere lì.