La storia dell'uomo che ha pagato una sole notte in un albergo di New York per poi restarci 5 anni

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di Francesca Argentati

05 Maggio 2024

Vivere per cinque anni in un hotel di New York pagando il prezzo di un unico pernottamento? È ciò che ha fatto un uomo americano, ecco come ci è riuscito.

L'uomo chiese un contratto di locazione all'hotel

Ingresso dell'8th Avenue del New Yorker Hotel

Jim.henderson/Wikimedia commons - Public domain

Soggiornare in un hotel newyorkese non è di certo economico, eppure un uomo è riuscito a prolungare la sua permanenza per ben cinque anni spendendo soltanto duecento dollari. Come? Mickey Barreto, 48 anni, è il protagonista di questa curiosa vicenda che è riuscito a sfruttare a so vantaggio una legge locale inerente l'edilizia abitativa. Era il giugno del 2018 quando Barreto si presentò al New Yorker Hotel di New York, pagando esattamente 200 dollari e 57 centesimi (186 euro circa) per prendere una stanza per una sola notte insieme al suo compagno Matthew Hannan.

Da quel momento sono passati cinque anni, senza che l'uomo pagasse nemmeno un dollaro in più: Barreto è ricorso a una vecchia legge newyorkese relativa agli affitti, secondo cui gli ospiti dell'hotel possono richiedere un contratto di locazione permanente diventando residenti fissi della struttura. Così, la mattina seguente al suo arrivo, l'uomo si è rivolto alla reception per comunicare la sua richiesta: un contratto di locazione semestrale.

Mickey Barreto è rimasto per 5 anni al New Yorker Hotel

A quel punto, il direttore del New Yorker Hotel rifiutò la richiesta, invitandolo a lasciare la stanza entro mezzogiorno come previsto. Barreto, davanti a questo rifiuto, si rivolse all'Housing Court di New York City presentando denuncia contro l'hotel, nella quale non mancò di menzionare leggi e codici cittadini, oltre a un caso giudiziario simile al suo, riuscendo a ottenere quanto desiderato.

Dopo essersi trasferito da Los Angeles, infatti, Berreto venne a conoscenza tramite il compagno di una "scappatoia" che consente a chi occupa stanze singole in edifici anteriori al 1969 di richiedere tale contratto di locazione: l'aver richiesto la camera in hotel lo rendeva quindi un inquilino legittimo e riuscì a dimostrarlo. Tuttavia, non si è accontentato di questo: a un certo punto, ha deciso di presentare dei documenti falsi per rivendicare la proprietà dell'intero hotel di mille stanze e costruito nel 1930, situato nel centro di Manhattan, cercando anche di addebitare l'affitto a un altro ospite.

Ma, alla fine, il suo piano è stato smascherato.

Barreto, i falsi atti di proprietà dell'hotel

New Yorker Hotel visto di notte dall'esterno

The New Yorker Hotel/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

Quando la polizia si è presentata al suo cospetto, Barreto si è dichiarato persino sorpreso. Ricordando la richiesta di affitto al New York Hotel, dal quale venne poi cacciato, l'uomo ha raccontato: "Sono andato in tribunale il giorno successivo. Il giudice ha negato la mia richiesta. Ho fatto appello alla Corte Suprema e ho vinto." A quanto sembra, gli avvocati dei proprietari dell'hotel sono stati assenti in un momento cruciale della vicenda e questo ha sancito il buon esito a suo favore.

Così, Barreto ha soggiornato gratuitamente nell'hotel fino al luglio del 2023, non avendo ricevuto alcun contratto di locazione e non potendo essere allontanato dall'edificio. Nel 2019, si è però spinto troppo oltre caricando sul registro cittadino ACRIS del Dipartimento delle finanze un falso atto di proprietà, rivendicando l'intera struttura, che in realtà appartiene all'Assn dello Spirito Santo per l'Unificazione del Cristianesimo Mondiale dal 1976. 

Dopo aver tentato di richiedere l'affitto a uno dei clienti dell'hotel e registrato l'edificio a suo nome al Dipartimento di Protezione Ambientale di New York, è stato citato in giudizio dalla Chiesa dell'Unificazione e, infine, riconosciuto colpevole.