La NASA ci mostra come sarebbe precipitare in un enorme buco nero: l'inquietante simulazione
Come sarebbe sprofondare all'interno di un inquietante buco nero nello spazio? Un fenomenale video della NASA può mostrarcelo ed è davvero suggestivo.
Cadere in un buco nero dal quale nemmeno la luce può uscire
NASA Goddard/Youtube screenshot
Già soltanto sentire o pronunciare il nome dei buchi neri è sufficiente a provare un certo brivido di paura, ma immaginare di finire al loro interno è incredibilmente spaventoso. Tuttavia, sperimentarlo visivamente è ancora più inquietante e la NASA ci permette di farlo grazie a una simulazione sconvolgente. Usando il supercomputer Discover del NASA Center for Climate Simulation, i ricercatori hanno creato il sorprendente video.
La prospettiva è in prima persona: osservandolo si ha l'impressione di cadere all'interno di un buco nero, un luogo nello spazio in cui la gravità è così potente da impedire persino alla luce di uscire, motivo per cui non possiamo vedere questi corpi celesti. La simulazione imita quindi il "tuffo" di uno spettatore inerme che precipita nel buco nero, attraversando il disco di accrescimento di gas infuocato che circonda il balck hole supermassiccio.
I buchi neri modificano lo spazio-tempo
NASA Goddard/Youtube screenshot
C'è un buco nero nella nostra galassia, proprio al centro della Via Lattea. Dopo aver superato l'ingresso incandescente, si cade attraverso le particelle di luce che orbitano ripetutamente intorno al buco nero, fino a raggiungere l'orizzonte degli eventi che inghiotte tutto, compresa appunto la luce. Un viaggio che termina nell'oscurità più totale e da cui non si può fare ritorno.
I buchi neri sono infatti i corpi più densi di tutto l'universo, in cui la materia è estremamente compressa, sebbene il suo aspetto sia sconosciuto. Impossibile conoscere cosa ci sia oltre gli orizzonte degli eventi, ma intorno ai buchi neri le forze gravitazionali sono così potenti che lo spazio-tempo si altera. Tutto raggiunge la velocità della luce, compreso il tempo, che pare rallentare.
Secondo la NASA, se una persona si trovasse in orbita intorno a un buco nero a bordo di un veicolo spaziale per sei ore, guadagnerebbe 36 minuti in termini di invecchiamento rispetto agli astronauti sulla navicella madre. Invecchierebbe più lentamente di circa mezz'ora, quindi.
La simulazione del "tuffo" nel buco nero, oltre l'orizzonte degli eventi
NASA Goddard
Sebbene i buchi neri "standard" abbiano le stesse dimensioni di una stella, che possono distruggere gli oggetti prima ancora che raggiungano l'orizzonte degli eventi tramite il processo di "spaghettificazione", la simulazione ha preferito concentrarsi su un buco nero supermassiccio, simile a quello della Via Lattea, ripreso dall'Event Horizone Telescope.
Jeremy Schnittman, astrofisico del Goddard Space Flight Center della NASA, ha riprodotto il corpo celeste che, nella simulazione, mostra il disco di accrescimento incandescente che incornicia la luce che è presente ma non può fuggire e, infine, il buio più assoluto. Nel complesso, il viaggio dall'orizzonte degli eventi alla singolarità, ovvero il centro del buco nero, è lungo 128.000 chilometri, ma il percorso dura un istante. Davvero inimmaginabile, anche se ora possiamo "vederlo".