Arancia e arancione: è "nato" prima il frutto oppure il colore?

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di Francesca Argentati

20 Maggio 2024

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Ci sono molte domande curiose a cui non molti sanno dare risposta. Una di queste è: è nato prima il colore arancione oppure il frutto omonino, ovvero l'arancia? Ecco la risposta.

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Chi è arrivato per primo, l'arancia o il colore arancione?

Dopo aver risposto all'annosa questione se sia nato prima l'uovo o la gallina, affrontiamo un altro quesito curioso, ma interessante. Sapere se sia nata prima l'arancia o il colore arancione può non fare la differenza, ma forse è un'informazione sfiziosa che non tutti conoscono. Qualcuno, tuttavia, di certo se lo sarà chiesto almeno una volta, e una risposta c'è.

Cominciamo portando la mente agli altri colori che conosciamo: non sono molte le tonalità che hanno nomi ben definiti e con una propria identità, che non provengono cioè da altri elementi presenti in natura, come fiori, minerali preziosi, metalli o, per l'appunto, dei frutti. Pensiamo, ad esempio, al turchese, ma anche al verde "menta", al viola, all'oro. Gli esempi sono vari, e comprendono anche l'arancione. Ma è il frutto ad aver preso il nome dal colore, oppure il contrario?
Quale dei due è stato il primo a essere chiamato così?

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L'arancia ha la precedenza sul colore arancione

Freepik

La risposta, proprio come per molti altri colori, è che a "nascere" per primo è stato il frutto. Il popolare agrume composto da spicchi succosi e una buccia ruvida è stato il primo a prendere questo nome. L'anno della prima testimonianza del frutto chiamato arancia è il 1300 ed è di matrice francese. L'utilizzo della parola "orenge", adattamento dell'arabo e successivamente spagnolo nāranj e del sanscrito nāranga, che potrebbe significare "fragrante", sebbene non sia certo.

Il termine arancione per indicare il colore a metà fra il giallo e il rosso nacque due secoli più tardi, nei primi anni del 1500, quando l'arancia divenne disponibile nei mercati anglofoni e diede il nome alla relativa tonalità. Tuttavia, le arance non sono arancioni in ogni parte del mondo: nelle zone equatoriali, infatti, questo frutto, quando è maturo, è di colore verde per via della clorofilla. Soltanto se conservato a basse temperature durante la fase di maturazione, la clorofilla se ne andrà lasciando emergere la sfumatura arancione, che può anche essere indotta attraverso varie tecniche.

Il termine arancione non è universale

Pixabay

In definitiva, quindi, l'arancia è arrivata prima dell'arancione. Il colore deriva dal frutto, e non viceversa, come si potrebbe immaginare: effettivamente, avrebbe senso pensare che questo delizioso agrume venga chiamato così per via della sua tonalità, eppure è proprio il contrario. Come abbiamo visto, però, moltissimi altri colori prendono il nome da terze parti, tra cui anche il lilla, il pesca, l'indaco e le varie declinazioni come il rosso "ciliegia", il blu "fumo" e via dicendo.

Molto, poi, dipende dalla lingua e dai Paesi: in Europa vengono utilizzate moltissime parole per indicare colori diversi, ma non è così ovunque. Tantissimi idiomi nel mondo usano una manciata di termini per descrivere i colori, in alcuni casi soltanto due, che indicano unicamente la distinzione tra i colori chiari e quelli scuri.  Un nome per indicare il mix di rosso e giallo non è così diffuso come potremmo credere: nell'inglese antico, prima dell'arrivo del termine "orange", era usata la parola geolurēad per indicare questa miscela.

Sebbene sia semplice ovunque riconoscere che l'arancione non sia né rosso né giallo, non sempre viene etichettato con un termine che lo identifichi. Il frutto, invece, difficilmente non ha un nome tutto suo a cui ispirarsi.

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