Inaugurato in Islanda il più grande aspiratore di CO₂ del mondo: assorbe 36.000 tonnellate all'anno

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di Francesca Argentati

15 Maggio 2024

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Costruito il più grande "mangiatore" di CO₂ del mondo, un impianto situato in Islanda dalle capacità impressionanti. Scopriamo di più.

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Mammoth, il più grande aspiratore di CO₂ del mondo

Pianta mammut di Climeworks con le montagne islandesi sullo sfondo La sala di processo di Mammoth con i primi 11 contenitori di raccolta della CO₂ installati davanti allo stabilimento

Climeworks

L'aumento delle temperature globali è dovuto in gran parte all'aumento di anidride carbonica nell'aria, in buona parte emessa e prodotta dall'uomo. Un impianto gigantesco e progettato in Islanda potrebbe rappresentare un'apparentemente semplice, ma in qualche modo efficace, soluzione. Il suo scopo è infatti proprio quello di risucchiare e aspirare quantità molto elevate di CO₂ dall'aria.

L'impressionante impianto è stato chiamato Mammoth e, tramite enormi ventilatori in acciaio, assorbe il gas e lo dissolve nell'acqua, per poi pomparlo trascinandolo nelle profondità del sottosuolo. Climeworks, la società che ha costruito Mammoth, sostiene che alla sua capacità massima è in grado di assorbire fino a 36.000 tonnellate di anidride carbonica all'anno. Non si tratta certo di tutta la CO₂ emessa in 365 giorni a livello globale, ma rappresenta di certo un significativo contributo alla "pulizia" dell'aria.

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Come funziona l'impianto che assorbe CO₂ in Islanda

Mammoth può sfruttare settantadue contenitori di raccolta modulari - anche se al momento ne prevede soltanto dodici - per il filtraggio del biossido di carbonio, un gas normalmente presente nell'atmosfera, che origina dalla combustione di materiale organico, quando la concentrazione di ossigeno è sufficiente. Per effettuare questo processo, l'impianto utilizza l'energia derivante da una centrale geotermica vicina.

Nel momento in cui le camere di raccolta sono cariche, questi filtri vengono chiusi e sigillati, mentre la temperatura al loro interno raggiunge i 100°C. Successivamente, getti di vapore ad alta pressione liberano il filtro dall'anidride carbonica. Il gas disciolto nell'acqua produce una sostanza "gassata" che fluirà al di sotto delle rocce vulcaniche sotterranee. Quando l'acqua torna verso la superficie, la CO₂, entrando in contatto con il basalto (oltre il 90% della roccia vulcanica terrestre è basalto) si tramuta in pietra nell'arco di qualche anno.

Il progetto della società che ha costruito Mammoth

Mammoth, il più grande impianto di cattura e stoccaggio diretto dell'aria al mondo

Climeworks

Lo stoccaggio diretto dell'aria islandese di Climeworks è il secondo impianto progettato da questa società e supera di circa dieci volte le dimensioni di Orca, il suo predecessore. "L'impianto ha iniziato con successo a catturare la sua prima CO₂, con dodici dei suoi 72 contenitori di raccolta totali installati in loco" riporta il comunicato stampa dell'azienda. "Mammoth rappresenta un’altra pietra miliare nel percorso di Climeworks per raggiungere una capacità di rimozione del carbonio di megatoni entro il 2030 e una scala di gigatoni entro il 2050."

Climeworks non si limita all'Islanda: sta progettando diversi impianti da installare negli USA, che verranno realizzati sulle fondamenta dell'esperienza conquistata con i due impianti già esistenti in Islanda. "L’azienda sviluppa attivamente progetti in Norvegia , Kenya e Canada ed esplora ulteriori potenziali siti di cattura e stoccaggio diretto dell’aria." Un vero e proprio "aspirapolvere", quindi, che "accende il più grande impianto di cattura diretta dell'aria al mondo".

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