Il misterioso portale di collegamento tra Dublino e New York: a cosa serve
L’immagine di un portale aperto verso un altro luogo sulla Terra sembra fuoriuscire da un romanzo o un film di fantascienza. Eppure, si tratta di una realtà già esistente per gli abitanti di New York e Dublino. Infatti, nell’ambito del progetto Portals, le due città sono oggi collegate mediante un “portale” che permette ai cittadini di entrambe le città di vedersi a vicenda. Ma qual è la ragione di questi portali e, soprattutto, perché New York e Dublino? Scopriamolo insieme!
Da Dublino a New York basta un portale
Portals
L’idea di costruire un ponte fra due realtà distanti non è certo nuova, ma oggi possiamo contare su strumenti diversi. Già Internet rappresenta uno dei mezzi di comunicazione più veloci di cui disponiamo oggi, e il progetto Portals sfrutta la rete alla sue massime potenzialità. Di recente infatti a Dublino e a New York è stata inaugurata un’iniziativa che vuole collegare le due città separate da quasi 5000 chilometri di oceano. Il portale presente a Dublino si trova in O’Connell Street mentre il portale di New York si trova a Manhattan, sulla Fifth Avenue.
Si tratta, come già si sarà intuito, di un’installazione di arte contemporanea. Realizzata dall’artista lituano Benediktas Gylys, l’opera vuole portare a riflettere sui legami tra persone che vivono a migliaia di chilometri di distanza. All’attivazione dei portali, chi si trova a New York o a Dublino diventa parte di un esperimento interessante: due luoghi comunicano non a dispetto della distanza che li separa, ma proprio grazie ad essa.
Arte e scienza nel progetto Portals
A voler guardare oltre la magia dei portali di New York e Dublino, si tratta soltanto di due schermi collegati mediante Internet. Eppure, il significato dell’opera artistica contemporanea sta proprio nel modo in cui una “semplice” installazione può farci riflettere su concetti più generali. Gylys stesso ha affermato:
I portali sono un invito a incontrare persone al di là dei confini e delle differenze e a sperimentare il nostro mondo così com’è realmente: unito e uno. Il live streaming offre una finestra tra luoghi distanti, consentendo alle persone di incontrarsi al di fuori dei loro circoli sociali e delle loro culture, trascendere i confini geografici e abbracciare la bellezza dell’interconnessione globale.
Distanze non come ostacolo ma come ricchezza, appunto. La possibilità di connettersi istantaneamente da un luogo all’altro del globo non è certo una novità: c’è Internet e ci sono gli smartphone, no? Non proprio, dal momento che nessun progetto ha mai aperto una finestra pubblica su un’altra città, distante migliaia di chilometri: un passante a New York può attraversare una strada e guardare Dublino.
Il portale che guarda al futuro… forse troppo
Portals
L’intenzione del progetto Portals è quella di collegare altre città mediante portali, esattamente come a New York e Dublino. Già altri portali collegano altri Stati del mondo, e sarà interessante vedere come culture diverse interagiscono fra di loro. Il problema è che questi portali guardano al futuro, ma forse un po’ troppo. Infatti, a causa di comportamenti inappropriati, le autorità hanno disposto temporaneamente la chiusura dei portali fino a quando non sarà possibile fare altrimenti.
Insomma, il progetto Portals rappresenta un’opportunità unica per superare le barriere culturali e geografiche mediante un’installazione artistica senza precedenti. Si tratta di un’unione fra arte e scienza che, come spesso accade, racconta più di noi che del mondo. Anche quando viene chiusa per comportamenti inappropriati, da un capo all’altro dell’Atlantico.