Il Giappone sta progettando il primo ascensore spaziale: sarà pronto entro il 2050
Fino a qualche tempo fa, parlare di un ascensore spaziale voleva dire sconfinare nel territorio della fantascienza. Poter arrivare a una stazione spaziale in orbita senza utilizzare una navicella sembra qualcosa di irrealizzabile, eppure si tratta di una possibilità sempre più concreta. In particolare, l’ultima azienda a cimentarsi in questo ambizioso progetto è la giapponese Obayashi Corporation. Ma davvero è possibile realizzare un ascensore spaziale? E quando sarebbe pronto? Scopriamolo insieme!
Cos’è un ascensore spaziale?
Liftport/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0 DEED
Un ascensore spaziale è una struttura ipotetica che, nelle intenzioni, vuole collegare la superficie terrestre all’orbita geostazionaria, a circa 36 mila chilometri sopra la Terra. Questo speciale mezzo di trasporto dovrebbe funzionare come un classico ascensore, con cabine che salgono e scendono lungo un cavo lungo e resistente. Insomma, un ascensore spaziale sarebbe in grado di trasportare persone e merci nello spazio senza bisogno di razzi e navicelle spaziali.
Benché l’idea di per sé non sia nuova, una prima menzione risale addirittura al 1895, l’approccio della Obayashi Corporation sembra confermare un interesse concreto nella realizzazione del primo ascensore spaziale della Terra. E d’altronde, una struttura del genere porterebbe a enormi vantaggi nei trasporti da e per lo spazio ma, allo stesso tempo, comporta sfide non indifferenti.
L’idea di Obayashi Corporation
大林組広報部/Youtube
A permettere la realizzazione di un ascensore spaziale sarebbero i progressi nella ricerca sui nanotubi di carbonio, al centro del progetto. Secondo la Obayashi Corporation, infatti, questo ascensore spaziale potrebbe estendersi per circa 96 mila chilometri dalla Terra allo spazio e utilizzerebbe dei cavi resistenti per portare persone e merci verso una stazione spaziale in orbita geostazionaria. In questo modo, il periodo di rivoluzione della stazione sarebbe equivalente al periodo di rotazione della Terra.
Per la costruzione dell’ascensore sarebbero tuttavia necessarie diverse fasi. All’inizio, i materiali sarebbero inviati da razzi nella bassa orbita terrestre, dove servirebbero ad assemblare una stazione spaziale alimentata da motori elettrici. Una volta terminata, questa vera e propria astronave dovrebbe raggiungere l’orbita geostazionaria e quindi estendere il cavo verso la Terra. Semplice, no?
Un ascensore spaziale è davvero realizzabile?
大林組広報部/Youtube
Secondo Obayashi Corporation, decisamente sì. L’azienda vuole iniziare la costruzione al più presto e rendere operativo l’ascensore spaziale entro il 2050, con tutte le ricadute positive per i costi dei viaggi spaziali, le emissioni di carbonio, il trasporto di persone e merci.
Insomma, oggi più che mai l’idea di un ascensore spaziale vuole staccarsi dalla fantascienza ed entrare nella nostra realtà quotidiana. Si tratta di un progetto realizzabile, in teoria, ma per il quale sarà necessario uno sforzo internazionale coordinato. Molti potrebbero vedere nel progetto soltanto un tentativo dell’uomo di estendere la portata dei propri obiettivi allo spazio, migliaia di chilometri oltre la Stazione Spaziale Internazionale. E sicuramente c’è anche questo fra gli obiettivi della Obayashi Corporation, ma non solo. Si tratta anche del tentativo di trasformare in realtà qualcosa che, fino a poco tempo fa, era solo immaginato. Una realtà futura, certo, ma concreta e tangibile.