I veri motivi per cui le divise dei tennisti sono quasi sempre bianche, ancora oggi
Ogni sport ha la sua "divisa" distintiva e quella del tennis è tra le più iconiche. Nella maggior parte dei casi, inoltre, l'outfit dei tennisti è di colore bianco: una casualità? No. Ecco il motivo.
Un po' di storia del tennis
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Gli amanti del tennis sanno che la divisa tradizionale di questo sport è bianca, tanto che i club privati solitamente richiedono ai giocatori di indossare proprio questo colore durante le partite. Ma per quale motivo? Non esistono, come per altri sport, squadre avversarie che devono distinguersi a livello cromatico: tutti i tennisti vestono di bianco, dalla visiera alla maglietta, fino ai pantaloncini o gonne e, ai calzini e alle scarpe.
La ragione è antecedente persino all'invenzione del tennis stesso, per lo meno a quello che intendiamo oggi. La scelta di vestirsi di bianco per entrare in campo risale al XVI secolo in Francia, dove uno sport simile, chiamato jeu de paume, veniva praticato all'interno di campi coperti. Non esisteva ancora il tennis all'aperto, quindi, ma questo sport prevedeva che i giocatori facoltosi vestissero proprio di bianco. Un simbolo di eleganza che indicava, quindi, proprio la ricchezza e il fatto che soltanto i più abbienti potessero permettersi di indossare questo colore senza sporcarsi: indice del fatto di non praticare i lavori manuali delle classi operaie.
E poi?
Come sono nati il tennis e le divise di colore bianco
Qualche tempo più tardi, questo intrattenimento di origine francese prese piede anche sui campi esterni, fino a diffondersi altrove e trasformarsi nel tennis sull'erba che conosciamo oggi. Tuttavia, la scelta tradizionale di vestirsi di bianco restò una costante e continuò a identificare questo sport come un'attività di nicchia, riservato all'alta borghesia. Il bianco continuava a essere indice di privilegio, sia per gli uomini che per le donne. Inoltre, il tennis rappresentava un momento sociale tra i generi per i ceti elevati, dal momento che era uno dei pochi sport consentiti anche all'universo femminile elitario nel XIX secolo.
Nel 1870 vennero realizzate le prime divise da tennis da donna, più orientate alla moda piuttosto che alla comodità. I materiali scelti erano il lino e il cotone, in modo da rendere le uniformi fresche e leggere. Di fatto, il bianco è un colore adatto agli sport all'aperto perché, al contrario del nero, riflette i raggi solari e aiuta a ripararsi dal calore. Questo, però, non è l'unico motivo.
Tennisti vestiti di bianco ancora oggi: ecco perché
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Il bianco ha anche un altro vantaggio: quello di nascondere gli aloni di sudore, che all'epoca erano considerati decisamente poco chic. L'insieme di queste ragioni sancì, nel 1890, che l'abbigliamento total white per i giocatori di tennis inglesi e americani non fosse soltanto una semplice moda, ma una regola da rispettare nei club privati. Oggi questo sport è molto più accessibile e non è più considerato esclusivo, eppure la tradizione di indossare divise bianche non è mai tramontata.
Sebbene i tennisti moderni siano invitati a esprimere la propria personalità attraverso outfit colorati, dagli USA all'Europa questa regola è rimasta invariata in quasi tutti i country club, come ad esempio nel famoso torneo annuale Wimbledon in Inghilterra. Questo perché il bianco è comunque vantaggioso sui campi estivi all'aperto, dove permette di restare freschi più a lungo. Ma non solo: continuare a scegliere uniformi bianche è una forma di rispetto nei confronti della storia di questo sport, prestando attenzione a non macchiarsi e a mantenerlo immacolato.